Migranti: M5S contro il Governo, Raggi chiede la moratoria per Roma, Di Maio attacca Minniti

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Nuove polemiche sui migranti dopo che la sindaca di Roma Raggi ha chiesto una moratoria agli arrivi. Il Viminale risponde che non c’è una emergenza, Di Maio attacca: «Minniti non ha capito in che paese sta: ci deve dare una mano e se dice il contrario è fuori dal mondo, lui, Pd e Governo». Salvini manda a dire a Grillo che alle parole devono seguire i fatti. Il Pd Orfini dice che la posizione dei grillini sui migranti è identica a quella della Lega Nord e Casapound; la nostra diametralmente opposta.

Cinque Stelle a Roma insistono: ondata imponente, stop nuovi arrivi. L’Ue avvia le procedure d’infrazione per Polonia, Ungheria e Rep. Ceca sui mancati ricollocamenti, Juncker assicura: ‘Ue e Stati membri sostengono Grecia e Italia’. Un rapporto di Save the Children evidenzia che tra i minori stranieri che arrivano in Italia da soli ci sono sempre più bambini. Dal 2011 al 2016 sono triplicati gli under 14 e quadruplicate le ragazze.

Questa, in pillole, la situazione complessiva dell’emergenza migranti in Italia e in Europa. Che nessuno riesce a governare.

Il ministro dell’Interno, Marco Minniti, riceverà presto al Viminale il sindaco di Roma, Virginia Raggi, dopo la richiesta di incontro avanzata dalla prima cittadina, che ha invocato un limite alla presenza di migranti nella Capitale. Il modello su cui punta il Viminale – da quanto si apprende – è quello dell’accoglienza diffusa, promosso un mese fa a Milano da sindaci e prefetto, con i migranti distribuiti in più Comuni possibile. Quanto alla pressione sopportata da Roma, i numeri sarebbero in linea con gli accordi sottoscritti con l’Anci.

Raggi, Roma fa sua parte ma servono regole – “Roma fa la sua parte e continuerà a farla come anche tutte le altre città grandi e piccole. L’accoglienza dei più fragili è prima di tutto un dovere morale che deve tuttavia essere attuato con regole precise e in maniera controllata per evitare sacche di illegalità e fenomeni opachi come quelli visti in passato proprio qui a Roma. Solo in questo modo sarà possibile tutelare seriamente chi ne ha diritto senza creare scontri sociali”. Così in una nota la sindaca di Roma Virginia Raggi.”Al di là dei numeri, abbiamo detto quello che vedono i cittadini romani tutti i giorni. E’ in corso un’ondata migratoria imponente. Noi romani stiamo già facendo la nostra parte, ma non è possibile immaginare nuovi arrivi o addirittura la realizzazione di nuove strutture sul nostro territorio. Roma è e resta una città aperta, ma servono regole precise”. Così il capogruppo del M5S di Roma Paolo Ferrara.

Orfini, M5S come Lega-Casapound,approvare ius soli – “Anche stamattina il Movimento 5 Stelle conferma che destra e sinistra esistono, e che loro si collocano ovviamente a destra: la posizione dei grillini sui migranti è identica a quella della Lega Nord e di Casapound; la nostra è diametralmente opposta, e in questi anni abbiamo coerentemente agito in un’altra direzione. Ampliando i diritti. Rendendoci protagonisti in Europa di una politica di accoglienza e solidarietà. Approvando una legge sui minori stranieri non accompagnati”. A scriverlo su Facebook Matteo Orfini, presidente del Pd. “Questo, e molto altro, perché riteniamo che integrazione e sicurezza, legalità e solidarietà, siano valori e obiettivi complementari che riguardano innanzitutto la difesa e le opportunità dei più deboli. E proprio perché ci crediamo davvero, alla xenofobia e al razzismo da campagna elettorale dei grillini noi rispondiamo andando avanti: facciamo presto, e approviamo lo ius soli. Se necessario, ricorrendo anche alla fiducia”, conclude Orfini.

Renzi, attacco a migranti per coprire flop Comunali – “Dopo la sberla alle amministrative” M5S si è inventato “un bell’attacco a immigrati e rom e così: tutte le prime pagine dei quotidiani smettono di parlare del flop alle amministrative e sguazzano sulla loro svolta a destra”. Così Matteo Renzi su Fb. “Sono stati bravi – scrive il leader dem – e lo dico senza ironia: perché gestire il registro della comunicazione richiede capacità e competenza. Sono stati bravi ma lo dico anche senza invidia: perché noi facciamo politica in modo diverso. Non possiamo inseguire il populismo e posizionarci su scelte strategiche solo per esigenze di comunicazione esterna o ricompattamento interno”.

Salvini, passino dalle parole ai fatti – “A me interessa che alla parole seguano i fatti. La Raggi dice basta immigrati, Grillo dice basta campi rom, vediamo se alle parole seguiranno i fatti, qui non si tratta di essere leghisti o grillini, si tratta di chiedere un po’ di ordine e un po’ di tranquillità ai cittadini”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini a Radio Cusano Campus. “Io guardo i risultati, non le etichette. Anche se ho qualche dubbio, visto che M5s non ha fatto vedere fino ad ora grandi miglioramenti a Roma e a Torino. Comunque, se dovesse essere, meglio tardi che mai”.

 

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