Fiorentina magica: a Roma sesta vittoria di fila (0-2). Gol di Benassi e di un grande Simeone

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Impresona della Fiorentina. Sesta vittoria consecutiva. E stavolta sul campo di una Roma che, nonostante l’assedio del secondo tempo, non è riuscita a sfondare mai. L’Europa comincia ad avvicinarsi davvero per i viola, considerata anche il pareggio dell’Atalanta a Ferrara. Grandissimo primo tempo della Fiorentina, capace di tenere testa alla formazione, comunque molto forte. Fiorentina che trova il gol al 7′ con Benassi, servito benissimo da Saponara. Poi il raddoppio di Simeone: che resiste all’assalto di Manolas e Bruno Peres e anticipa l’uscita disperata, e vana, di Alisson. Un gol di forza. Il decimo del Cholito in questo campionato. Bravissimo Simeone non solo a segnare, ma generosissimo a dare una mano ai compagni, arretrando fino a tre quarti nel secondo tempo per aiutare i compagni a contenere la (vana) sfuriata romanista. Non basta. Poco prima del gol di Simeone ci sarebbe stato anche un rigore netto, che l’arbitro non ha concesso: fallo di mano in area di Fazio. Braccio allargato su tiro cross di Simeone. Fabbri non consulta nemmeno il Var. Ma dai… E grande Fiorentina anche nel secondo tempo, in particolare nel gioco di contenimento, contro una Roma capae di reagire come un animale ferito. Ma non lucido. Neanche in alcune favorevoli occasioni. Infatti, quando Dzeko e Nainggolan sono arrivati davanti alla porta, ecco le prodezze di Sportiello. Che si è fatto perdonare una smanacciata a vuoto nel primo tempo, con Dzeko prnto a recuperare e a colpire il palo esterno. Bravi anche tutti gli altri. Date un’occhiata alle pagelle. Ora non ci sono limiti alle ambizioni della Fiorentina. Basta continuare. Dopo la tragedia di Astori è nata un’altra squadra. Una nuiva stella del campionato. Capace non solo di battere, nell’ordine, Chievo, Benevento, Torino, Crotone e Udinese, ma anche una Roma che avrebbe voluto approfittare dell’occasione per rifarsi dalla batosta in Champions. E che invece ha dovuto amminare bandiera un’altra volta. Nonostante i generosi sei minuti di recupero concessi dall’arbitro.

BENASSI – Anche i tifosi della Roma, quelli della Curva Nord, onorano Davide Astori. Che ha vestito la maglia giallorossa prima di quella viola. Ma l’attenzione viene rapita subito dalle formazioni. La Fiorentina, in maglia azzurra, in omaggio ai calcianti di Santa Croce, gioca con 4-3-2-1 che – lo dico al momento di entrare in cronaca diretta – non mi convince molto. La speranza? Che Pioli abbia ragione e il cronista si prenda il torto. Sorprende l’esclusione di Milenkovic a favore di Laurini (forse per controllare più strettamente El Shaarawy?) e, soprattutto, senza Chiesa, mi lascia perplesso la coppia di tre quartisti: Saponara ed Eysserich. Avrei preferito un 4-4-2. Oppure, se volete, un 4-4-1-1. Con lassù davanti Gil Dias e Simone. Ripeto: spero davvero di sbagliare. La Roma, al contrario delle previsioni e nonostante la batosta di Barcellona, recupera Nainggolan e davanti ha un trioche incute timore: Defrel, Dzeko, El Shaarawy. La Roma comincia forte e guadagna due angoli. La Fiorentina resiste e riparte. E addirittura va in vantaggio al 7′. Dopo una punzione di Eysserich da tre quarti (ottenuta da Simeone che ha difeso bene il pallone) Saponara raccoglie in area, sulla sinistra, rimette indietro, al centro, dove arriva, solissimo, Benassi. Tiro preciso e pallone a sinistra di Alisson. Imprendibile. Grande intuizione di Saponara e ottima esecuzione di Marco Benassi al suo quarto gol stagionale. Evvai viola.

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RIGORE – Reazione rabbiosa della Roma. Al 9′ Strootman con un sinistro da fuori area costringe Sportiello a una gran parata. Ma, tre minuti dopo, proprio Sportiello esce a vuoto, smanacciando, arriva Dzeko che calcia al volo ma colpisce il palo esterno. Che rischio! Sportiello discute con Vitor Hugo, ma secondo me ha poche scuse: è lui che non ha bloccato il pallone e non ha saputo nemmeno respingerlo per renderlo inefficace. Pochi istanti dopo anche il portiere della Roma, Alisson, si avventura a metà campo e si fa strappare il pallone da Saponara che prova il tiro da lontano ma senza riuscire a metterla dentro. Non basta: su cross in area di Simeone, c’è un tocco di Fazio con il braccio sinistro, assai largo, giudicato involontario. Ma secondo me era rigore. Perchè Fabbri non ha almeno chiesto l’aiuto del Var?

SPORTIELLO – Vabbè, i viola vanno avanti anche con l’errore arbitrale. Importante è aver superato i venti minuti senza concedere niente alla Roma. Laurini, Biraghi e Dabo sono efficaci sulla trequarti, bloccando sul nascere ogni iniziativa romanista. Veretout gioca davanti alla difesa mostrando ottime doti di incontrista. E la Roma? Di Francesco si arrabbia con i suoi, che non fanno i movimenti giusti. El Shaarawy e Defrel non si fanno trovare quasi mai nel posto giusto. Paratona di Sportiello al 25′. Dzeko va via di forza a Vitor Hugo, si presenta davanti al portiere e tira in corsa. Sportiello è pronto a respingere e a liberare l’area con l’aiuto di Laurini. Non basta: tre minuti dopo è di nuovo Sportiello, in uscita, ad anticipare Strootman arrivato, solo solo, davanti a lui.

Simeone festeggia il suo gol: il decimo in questo campionato

SIMEONE – Spinge la Roma, ma la ragnatela difensiva viola regge bene. Anche grazie alla posizione arretrata di Veretout. Molto bravo e preciso Laurini, sempre in anticipo su El Shaarawy. Poprio il terzino porta avanti un gran pallone. Che Saponara serve a Simeone. Bravissimo a difendere la sfera, a infilarsi in area, in mezzo a Manolas e a Bruno Peres, respinto con un regolare colpo di spalla. Quindi il tiro decisivo, di forza, capace di battere per la seconda volta Alisson. E’ il 39′. Decimo gol del Cholito, terzo consecutivo dopo quelli al Crotone e all’Udinese. Cholito che risponde con i fatti, ossia con i gol, a chi continua a criticarlo, direi ingiustamente. Incredibile: viola in vantaggio di due gol (a zero) alla fine del primo tempo. Squadre negli spogliatoi con qualche fischio per i giallorossi.

SPORTIELLO BIS – In avvio di ripresa, Di Francesco sostituisce Defrel con Schick. Ma il pericolo numero uno resta Dzeko: sul quale Sportiello, al ventesimo secondo della ripresa, compie un’altra parata super. Occhio difesa a lasciare il gigantesco attaccante. Ma Sportiello, dopo la smanacciata a vuoto del primo tempo, ora è attentissimo. La Roma attacca con la bava alla bocca. Sembra un animale ferito, pronto a vendere cara la palle. La Fiorentina deve riorganizzarsi, soprattutto nella tre quarti. Ma Sportiello supera se stesso, al 10′, uscendo a chiudere lo specchio della porta a Nainggolan che rimane di sasso.

TRAVERSA – Quindi arrivano altri cambi. Nella Roma fuori Manolas per Kolarov. Nella Fiorentina Eysserich è in debito di fiato: entra Gil Dias. La Roma insiste, ma la Fiorentina non molla. Anche Gil Dias sta in posizione più arretrata, pronto a intercettare palloni assai pericolosi. Di Francesco gioca la sua ultima carta: Florenzi. Esce Strootman. Anche Saponara è arretrato sulla linea dei difensori, ma sembra assai provato. E infatti Pioli lo richiama in panchina, sostituendolo con Milenkovic, ora più utile per dare una mano ai compagni della difesa. In questo momento davvero sotto pressione. Al 27′ azione Florenzi-Dzeko-Schick: pallone sulla traversa. Subito dopo è di nuovo Sportiello protagonista. Bravo portiere. Ti perdono la smanacciata e ti accredito di un bel 7,5 in pagella. Così come bisogna riconoscere un buon voto a Gil Dias, pronto a mettere a disposizione la sua classe anche in fase difensiva. Stesso discorso per Simeone, generosissimo ad andare a cercarsi palloni su palloni a tre quarti. Fino a non avere più fiato. E a farsi anticipare (36′) da Alisson in uscita quasi a metà campo, che lo colpisce anche con un calcio. Simeoneo è dolorante. Pioli, finalmente, lo sostituisce con Falcinelli. Fiorentina assediata. Sofferenza prolungata: 5 minuti di recupero. Ma i nervi saltano alla Roma. Bruno Peres rimedia il giallo per un fallaccio su Biraghi. Pochi istanti ancora. Addirittura un minuto di recupero aggiuntivo. Ma il 96′ arriva: grande impresa della Fiorentina. Sesta vittoria consecutiva. Europa aspettaci, arriviamo!

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Sandro Bennucci

 

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