Medicina: stop al numero chiuso. L’Ordine: “Siamo contrari, porterà a esercito di disoccupati”

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Ci si potrà iscrivere liberamente al primo semestre di Medicina e chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria e in medicina veterinaria senza passare attraverso test. Il Comitato ristretto della Commissione Istruzione del Senato ha approvato il testo che riforma l’accesso a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria: i test rimarranno, ma sono rimandati di qualche mese durante l’anno accademico per offrire "ai nostri ragazzi la possibilità di iscriversi liberamente a queste facoltà e di iniziare un percorso che gli permetterà di avere tempo e modo per orientarsi nel mondo universitario e di verificare anche la propria vocazione", ha spiegato sui social il senatore della Lega Roberto Marti, presidente della 7ma Commissione Cultura e Istruzione.

"L’odioso sistema che abbiamo conosciuto negli ultimi 25 anni non ci sarà più. Sono davvero soddisfatto per l’adozione, da parte del comitato ristretto, del testo base che verrà ora esaminato in Commissione Istruzione al Senato. È stato un lavoro intenso che corona l’impegno preso dalla Lega in campagna elettorale. Un’altra promessa mantenuta", ha concluso Marti.

Sul piede di guerra l’ordine nazionale dei medici: "Siamo nettamente contrari, e questa non è assolutamente una norma di buon senso – ha detto il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli -: eliminare il numero chiuso a Medicina significa che fra 10 anni, il tempo necessario per formare un medico, avremo una pletora di laureati che non avranno possibilità di trovare un posto di lavoro come medici. Produrremo solo dei disoccupati".

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