Fiorentina beffata dal Basilea (1-2) nel recupero. Non basta il gol di Cabral. Difesa distratta. Ora vincere in Svizzera. Pagelle

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“Ora vinciamo a Basilea”, così Vincenzo Italiano cerca di consolare i giocatori della Fiorentina per la sconfitta nel secondo minuto di recupero. Peccato. Non è stato sufficiente il gol di Cabral nel primo tempo, quando la Fiorentina ha giocato, attaccato ma sbagliato troppo, come al solito, nelle conclusioni sotto porta. Ma è stato il secondo tempo a tradire la Fiorentina: le ripartenze del Basilea sono staste letali, prima per il gol di Diouf, che ha trovato un varco nella difesa viola piùlargo di un’autostrada. Poi, in pieno recupero, la stoccata da distanza ravvicinata di Amdouni che ha gelato il Franchi e, di nuovo, la difesa viola. Dove Quarta e Ranieri hanno lasciato molto a desiderare. Benino Dodò, che fa sempre la sua figura, anche sde mi è sembrato un po’ appannato, soprattutto nel secondo tempo. Cabral? Bravo a trovare il gol, ma non capace poi di trovare la seconda stiocxcata. Ikonè sempre incapace di centrare la porta. E nemmeno Gonzalez ha saputo caricarsi la squadra sulle spalle. E ora? Può aver ragione Italiano: la Fiuorentina, in questa Conference, ci ha abituati a vittorie squillanti in trasferta. Chiaro il motivo: gli avversari, in genere, si aprono. Il Basilea, a Firenze, è stato bravo a chiudersi e ripartire. La speranza: che non si accontentino e decidano di strafare in casa. Però anche Italiano dovrebbe aver imparato la lezione: guai a scoprirsi troppo e a tentare quella difesa alta spesso letale per i viola. In ogni caso forza: vincere a Basilea non è impossibile. La finale di Praga è sempre possibile.

FUOCHI D’ARTIFICIO – Tripudio di bandierine viola nel Franchi. e hanno comprate tutte. Risposta di bandierine rosse e blu nei due spicchi di formaggino della Ferrovia destinati ai 2.500, festosi e rumorosi tifosi arrivati da Basilea. Che riescono anche a esplodere fuochi d’artificio, evidentemente sfuggiti al filtro, che doveva essere rigorosissimo del servizio d’ordine. Ma anche la curva Fiesole risponde che girandole e petardi. Con pronto intervento dei vigili del fuoco per principio d’incendio. Nessuna Fiorentina c’è Ranieri difensorre centrale con Quarta. Igor in panchina.. Basilea con Andouni in campo e Zeqiri in panchina.

CABRAL – Fiorentina subito pericolosa. Al 4′ lancio di Biraghi per la testa di Cabral, davanti alla porta, ma la palla finisce fuori. Al 6′ ci prova Bonaventura da buona posizione ma la conclusione, al volo, è altissima. Ripartenza improvvisa del Basilea all’8′, Amdouni libera Augustin che la mette dentro, ma l’arbitro dice che era partito in fuorigioco. Millimetrico ma c’era. Manovra bene, la Fiorentina ma al momento di concludere non sa essere cinica e precisa. Ikonè (15′) arriva bene sul pallone qualche metro fuori area ma il tiro è una “telefonata” al portiere Hitz.

TERRACCIANO – Pericolo per la Fiorentina al 19′: Ndoye sfonda a destra, Diouf conclude da posizione favorevole, c’è anche una deviazione, leggera, di Dodò: ma Terracciano si distende e devia. Grande parata, bravo Pietro!Ma occhio Fiorentina: il Basilea nè mi pare il Real Madrid, ma dietro è ben coperto e, davanti, Augustin e Amdouni sono rapidi e tecnicamente tutt’altro che modesti.

CABRAL – Ma forse nel momento più critico, la Fiorentina trova il guizzo giusto: segna Cabral. Ottavo gol di Arturone in Coppa. E’ il 25′, azione da manuale: angolo di Biraghi, Quarta fa la torre e Cabral, inesorabile, la mette dentro, di testa, alla sua ex squadra. La sua esultanza, comunque, è moderata: non dimentica di aver indossato la maglia del Basilea.Quindi possesso prolungato del Basilea, pressione alta della Fiorentina. Al 38′ Biraghi carica il mancino da fuori area: pallone distante dal palo. La Fiorentina prova sortite con Dodò e Bonaventura, ma il Basilea a tre quarti non lascia varchi. Al 44′ spunto di Amdadouni da destra, entra in area e tira ma la conclusione è altissima. Un solo minuto di recupero. Quindi tutti negli spogliatoi.

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DODO’ – In avvio di ripresa, il Basilea spinge. Al 4′ cross di Lang e respinta di Quarta, di testa, con autorità. Al 9′ occasione viola: Mandragora in area si gira e calcia di sinistro, pallone alto ma di non moltissimo. Poco dopo ci prova anche Ikonè, ma la sua mira, lo sappiamo, lascia a desiderare. Chi si distingue, quasi su ogni pallone, è invece Dodò: impeccabile quando difende e freccia insidiosa se parte sulla fascia. Gran giocatore! Secondo me ha gli occhi addosso di molti grandi club, Real Madrid incluso.

VOGEL – Cambio nel Basilea: esce Calafiori ed entra Millar. Al 18′ fuga di Gonzalez da sinistra, cross al centro con Pelrmard che la alza rischiando quasi l’autogol. Cabral gli si avvicina e gli dà un affettuoso scappellotto: hanno giocato insieme, sono amici. Al 21′, su ripartenza della Fiorentina, si lamenta l’allenatore svizzero, Vogel, per un presunto fallo subìto dai suoi. L’arbitro gli va vicino e alza il giallo. Aln 22′ tiro di Mandragora, ma Hitz para senza problemi.

DIOUF – Riparte improvvisamente il Basilea (25′), assist di Xhaka per Diouf che entra in area e infila Terracciano all’angolo sinistro. Un pallone che non si prende. Ma che autostrada libera hanno lasciato i difensori viola! Esplodono i due formaggini dei tifosi svizzeri. Il Franchi risponde spingendo i viola. Ammonito Burger per gioco scorretto su Dodò. Italiano toglie Italiano per Castrovilli, vuole più qualità a tre quarti. Subito attaccato fallosamente, Castrovilli: ammonito Ndoye. Vogel sostituisce Augustin con Zeqiri.

AMDOUNI – Italiano cerca di dare la scossa in avanti: fuori Ikonè e Cabral per Kouamè e Jovic. Altra ripartenza svizzera (39′): angolo di Xhaka e testa Amndouni, vola Terracciano, forse tocca. Gli svizzeri vorrebbero l’angolo, ma l’arbitro dice no. Fuori Bonaventura per Barak. Nel Basilea esce Burger ed entra Males. Cinque i minuti di recupero. Bastano al Basilea per segnare e vincere la partita: segna Amdouni, da distanza ravvicinata, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Difesa ancora una volta molle e disattenta. Peccato. A Basilea sarà dura ribaltare questa sconfitta.

Sandro Bennucci

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