Festa di San Lorenzo: Betori mette l’accento su rinascita del quartiere e questioni sociali e del lavoro

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Una Festa di San Lorenzo che ha visto la partecipazione delle principali autorità è stata caratterizzata dall’omelia breve ma pregnante dell’Arcivescovo di Firenze, Cardinale Giuseppe Betori. Che ha posto l’accento suylla necessità di rinascita del quartiere e sui problemi sociali e del lavoro, con particolare riferimento alla situazione dei lavoratori della Gkn, ai quali è stata inviata la lettera di licenziamento.

«L’esperienza di questi giorni in cui la ricerca di una via di uscita dalle pesanti condizioni della perdurante pandemia è legata a rinunce e a limitazioni per il bene di tutti e quindi anche di ciascuno. – ha detto Betori – Questo sguardo che permette di andare oltre le sofferenze presenti e dare a esse un significato deve però nutrirsi di una scelta di fondo che ci si svela nel momento in cui, secondo le parole del vangelo, ci disponiamo a servire Gesù e a seguirlo. È la scelta di fare dell’amore, della donazione di sé, il senso della propria vita.

Il bisogno di una sempre più forte condivisione di intenti e di impegni per la rinascita sociale che ci attende dopo le fatiche della pandemia. Vale per il mondo, per l’Italia, per la nostra città, per questo quartiere di san Lorenzo. La seconda e conclusiva riflessione che voglio affidarvi riguarda invece il dramma della perdita del lavoro che incombe su centinaia di uomini e donne a Campi Bisenzio, nella fabbrica della GKN e nelle aziende dell’indotto. La carità inizia anzitutto dalla giustizia e non c’è chi non veda come tra noi si stia consumando un grande dramma dell’ingiustizia, in cui le ragioni della finanza intendono prendere il sopravvento sulle ragioni dell’umano. Il lavoro nasce da un contratto tra chi pone a disposizione risorse materiali e monetarie e chi offre le proprie risorse di lavoratore. Non si rescinde un contratto senza un confronto che ne faccia emergere le ragioni e che non lasci esiti che feriscono la dignità delle persone. Faccio di nuovo appello a chi è in grado e in dovere di intervenire perché questo dramma non si trasformi in una tragedia ineluttabile».

In precedenza si era tenuto regolarmente il corteo dei figuranti del Calcio Storico Fiorentino, che ha sostato in piazza della Signoria prima di raggiungere San Lorenzo, dove il sindaco Nardella ha consegnato al priore della Basilica, Monsignor Marco Domenico Viola, i tradizionali ceri offerti dall’amministrazione comunale.

Fra i presenti alla celebrazione, il sindaco Dario Nardella, il Prefetto Alessandra Guidi, il Questore Filippo Santarelli, la vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi, l’assessore Alessandro Martini, Ufficiali dei carabinieri, della Guardia di Finanza e dell’Esercito.

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