Mercato auto, +12,5% a dicembre. Il 2020 per la riduzione di CO2

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AGIPRESS – A dicembre le immatricolazioni di autovetture nuove sono state 140.075 in crescita del +12,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, portando il bilancio finale del 2019 a registrare una lieve crescita del +0,3% con un volume di autovetture pari a 1.916.320 contro 1.910.701 del 2018. Sono questi i dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Dal punto di vista delle alimentazioni, a dicembre le auto diesel hanno perso il -15,2%, mentre risultano in crescita le vetture a benzina (+31,4%), Gpl (+23,3%), metano (+140,2%), ibride (+68,5%) ed elettriche (+117,5%).

L’anno 2019 ha confermato la contrazione delle vendite di auto diesel che sono scese del -22% ed una quota di mercato arrivata al 39,9% dal 51,3% di fine 2018, senza che però questa flessione abbia contributo alla riduzione delle emissioni di CO2. Le auto a benzina sono cresciute nell’anno del +25,1% con una rappresentatività sul mercato del 44,3%; il Gpl e metano hanno visto rispettivamente incrementi del +8,8% (quota al 7,1%) e +2,7% (quota al 2%). Infine, le vetture ibride sono cresciute del +32,8% ed una rappresentatività sul mercato giunta al 6%, mentre le auto elettriche sono aumentate in termini di volume raggiungendo le 10.000 unità immatricolate (+112%) ma con una risibile quota di mercato pari allo 0,6%. Tra i canali di vendita, quello dei privati ha subito un calo del -6,4% a dicembre e del -0,4% nell’intero 2019 (quota di mercato nell’anno del 56,9%); le immatricolazioni a società hanno registrato un consistente aumento del +55% nel mese ma in flessione di circa il -6% nell’anno (quota di mercato nell’anno del 19%); il noleggio ha segnato, invece, +34,9% a dicembre e +6,4% nell’anno (quota al 24%).

“La crescita di dicembre – dichiara in una nota Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto la Federazione dei concessionari auto – è da imputare sia all’effetto calendario, in quanto il mese ha potuto godere di una giornata lavorativa in più rispetto a dicembre 2018, sia all’effetto CO2 che ha portato ad anticipare, soprattutto tramite il canale auto-immatricolazioni e noleggio, le vendite di veicoli con livelli più elevati di biossido di carbonio considerato che da quest’anno diventa stringente (al 95%) il rispetto del limite dei 95 g/km sull’immatricolato di ciascun costruttore”. “Con il nuovo anno si apre una fase delicata per il settore automotive – continua De Stefani Cosentino – soprattutto in relazione alla normativa europea sulle emissioni dei veicoli. Nelle reti di vendita c’è grande sensibilità sul tema e sull’impatto che il rispetto dei parametri di CO2 avrà sulle immatricolazioni del 2020. Si prevedono, infatti, severe politiche commerciali sui dealer per assorbire i gravosi impegni delle Case nell’adeguamento ai vincoli europei sul contenimento delle emissioni di CO2”. “L’anno appena concluso – prosegue  – ha visto il non completo utilizzo del fondo ministeriale relativo all’Ecobonus 2019 per incentivare (nel triennio 2019-2021) l’acquisto di veicoli a ridotte emissioni, e la modifica, inserita nell’ultima legge di bilancio, della tassazione sulle auto aziendali in fringe benefit, relativamente alla quale abbiamo neutralizzato gli effetti negativi sul mercato rispetto ad una versione originaria formulata dal Governo eccessivamente penalizzante per gli operatori”.

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