Sugar tax, Slow Food: “Misura positiva se accompagnata da progetti di educazione alimentare”

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AGIPRESS – “È necessario accompagnare l’introduzione della sugar tax con norme che ne destinino i proventi all’inserimento nei programmi scolastici di percorsi di educazione alimentare e sensoriale, per abituare il palato a gusti naturalmente dolci, nonché a progetti di miglioramento delle mense scolastiche. In questo modo, la tassa così impiegata non si configurerebbe come un ennesimo balzello, ma anzi sarebbe un mezzo efficace per intervenire alla radice nella lotta a sovrappeso e obesità infantili, con un effetto di miglioramento della prevenzione a tutto vantaggio del sistema sanitario”. E’ quanto si legge in una nota di Slow Food a proposito dell’introduzione in manovra della sugar tax considerata “una misura positiva, a patto che i proventi siano investiti in progetti di educazione alimentare”. “Anche in Italia – continua la nota – la sugar tax sarebbe un buon punto di partenza, ma deve far parte di un progetto più ampio: lo zucchero non è la sola sostanza da mettere all’indice, occorre ridurre in generale il consumo di cibi ultra-processati, eccessivamente ricchi di grassi e sale. Gli zuccheri poi non devono poter essere sostituiti con altre sostanze edulcoranti, alcune delle quali addirittura sconsigliate alle donne in gravidanza e ai minori di 12 anni”.

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