La Germania da sempre ha partecipato alla redistribuzione ad hoc dei migranti, ciò nonostante non abbiamo ancora trovato una procedura adeguata»: lo ha dichiarato il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert in conferenza stampa a Berlino, nel rispondere ad una domanda in vista del prossimo incontro dei ministri dell’Interno a Malta. «L’Europa ha bisogno di un accordo affidabile sul modo in cui gli sbarchi devono e possono essere gestiti nello spirito della solidarietà europea e lo chiediamo da molto tempo. In vista dei colloqui della prossima settimana, la Germania e la Francia stanno facendo pressione per un accordo temporaneo. La distribuzione caso per caso o arrivo per arrivo è la condizione insoddisfacente in cui ci troviamo al momento», ha continuato il portavoce del governo tedesco in conferenza stampa a Berlino.
«Pensiamo che i centri di detenzione in Libia debbano essere chiusi e lavoriamo in modo attivo per questo»: così una portavoce della Commissione europea ribadisce la posizione dell’Unione. Quanto all’operazione Sophia, la portavoce ricorda «che il mandato della missione nell’addestrare la guardia costiera libica è quello di salvare vite in mare e lottare contro i trafficanti, con una forte componente sul rispetto dei diritti umani». Fino ad oggi sono stati addestrati 417 guardacoste libici, che sono sottoposti anche ad un attento sistema di monitoraggio.