«Abbiamo condannato la decisione di Bekaert di chiudere l’attività di Figline Valdarno, è inaccettabile il comportamento dell’azienda, ed è necessario costringere la multinazionale Belga alle sue responsabilità verso i lavoratori e il territorio e metterle sul tavolo per dare continuità e prospettive industriale e occupazionale al
sito, anche mantenendo parte dell”attività attuali». Lo ha detto il segretario nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano in occasione di un vertice del sindacato oggi a Firenze in preparazione all’incontro al Mise e alla manifestazione in programma domani a Roma sulla vertenza Bekaert.
«Dobbiamo evitare di dare il pretesto a Bekaert di procedere tra 10 giorni ai licenziamenti – ha aggiunto il segretario Fim – senza un confronto e una trattativa con il sindacato. Domani è un appuntamento importante per la vertenza Bekaert, ci sono di mezzo 381 lavoratori che rischiano di essere licenziati il 4 di ottobre senza alcuna prospettiva e se Bekaert dovesse procedere ai licenziamenti non sarà possibile nemmeno utilizzare la cassa integrazione per cessazione di attività, che la lotta dei lavoratori Bekaert è riuscita ad ottenere come impegno da parte del Governo. Il fattore tempo nel processo di reindustrializzazione non è indifferente – ha osservato ancora Uliano -,
quindi allungare l’attività lavorativa ed utilizzare gli ammortizzatori che il governo dovrà garantirci nell’incontro di domani sono indispensabili».