Bilancio di metà anno col segno più su compliance, controlli e servizi. L’Agenzia delle Entrate accelera sugli alert preventivi: nei primi 6 mesi del 2018 ha inviato 1,2 milioni di comunicazioni per avvisare i cittadini di possibili errori nelle dichiarazioni. Fra gennaio e giugno di quest”anno, le lettere di compliance hanno portato nelle casse dello Stato 700 milioni di euro, con un incremento del 250% rispetto ai 200 milioni incassati nello stesso periodo del 2017.
La strategia dell”adempimento spontaneo su cui punta molto il progetto di semplificazione varato dall’ex direttore Ernesto Maria Ruffini si e’ rivelato positivo, con un incremento del 333% degli incassi, passati dai 300 milioni del 2015 a 1,3 miliardi del 2017, e la moltiplicazione delle lettere da 500mila a 1,5 milioni (+200%). Cresce complessivamente anche il numero dei controlli (accessi/verifiche, accertamenti ordinari e automatizzati) sui tributi amministrati dall’Agenzia, da 213.089 a 231.941 (+8,8%), che portano il recupero dell’evasione nel periodo gennaio-giugno 2018 a quota 6,7 miliardi (+6,3%) rispetto allo stesso periodo del 2017.
Somme più consistenti e tempi più brevi per i rimborsi Iva: nei primi sei mesi di quest”anno professionisti e imprese hanno ricevuto 4,6 miliardi di euro con un”attesa media pari a 71 giorni, contro i 3,8 miliardi erogati in media in 90 giorni nel 2017. Sul fronte dei servizi ai cittadini, le dichiarazioni di successione telematiche centrano quota 43mila: nel 20% dei casi il servizio online delle Entrate ha avuto la meglio sulla carta.