Parigi: fallisce il car sharing, servizi pubblici troppo efficienti

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La municipalità di Parigi ha disdetto il contratto del servizio parigino di car sharing con la società di noleggio condiviso, e nonostante i tentativi delle ultime ore di Vincent Bolloré, titolare del servizio, per farsi rifinanziare l’iniziativa con 233 milioni di euro fino al 2023, le 4.000 vetturette elettriche – disegnate e realizzate in collaborazione con Pininfarina e la torinese Cecomp – di Autolib sembrano destinate a sparire dalle strade di Parigi.

Parigi, con la sua fitta rete di Metro (una stazione ogni 400 metri) e un trasporto pubblico efficiente non sembra essere il territorio adatto ad un servizio, quello appunto di Autolib, che non è affatto libero – in quanto richiede di riportare l’auto nelle piazzole riservate – e ha sofferto della concorrenza del car sharing ‘flottantè, quello che consente di lasciare ovunque la vettura a fine noleggio.

Le 1.000 piazzole riservate, con 6.000 prese di ricarica, dovranno essere progressivamente sgomberate entro il 31 luglio per dare anche modo agli oltre 150mila abbonati di trovare nuovi fornitori di mobilità. Tra le cause dell’insuccesso – commenta il magazine specializzato Autoactu – vi sono le ingenti spese per la manutenzione delle vetture e delle stazioni di ricarica e il non raggiungimento del business plan per effetto di uno scarso numero di noleggi. Un flop dovuto all’efficienza dei trasporti pubblici, cosa che non accade sicuramente a Firenze, dove impazza soprattutto il servizio di bik-sharing.

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