Le esportazioni della provincia di Arezzo nel 2017 si sono attestate a poco più di 6,5 miliardi, in diminuzione del 2,5% rispetto al 2016. Il saldo commerciale si è dunque ridotto del 6,5%, attestandosi a circa 2,6 miliardi, perché le importazioni sono cresciute dello 0,2%. Un dato in controtendenza con la media regionale (+4,2%) e nazionale (+7,4%). «Se depurato dalle componenti relative ai metalli preziosi e agli oggetti di oreficeria – sostiene il presidente della Camera di commercio, Andrea Sereni – il dato annuale evidenzia una brillante crescita del 14% confermando che le aziende aretine hanno saputo cogliere la crescita evidenziata dalla maggior parte delle economie mondiali negli scorsi mesi».
La nota più negativa, che condiziona significativamente il risultato complessivo, è quella dei metalli preziosi: i flussi di lingotti e verghe verso l’estero, in un momento di domanda debole per l’oro, hanno accusato una flessione del 22%, attestandosi poco sopra i 2 miliardi. Si tratta di un calo che la buona performance della gioielleria (+5,5%) non ha potuto compensare.
Per quanto riguarda i mercati di sbocco dell’oreficeria aretina, continua la flessione della domanda proveniente dagli Emirati Arabi (-5,1%), mentre volano Hong Kong (+21,6%) e Turchia (+22,8%). Bene anche gli Stati Uniti (+7,7%).
«La speranza – afferma il segretario generale della Camera, Giuseppe Salvini – è che questa fase positiva non venga pregiudicata dalle recenti tensioni commerciali emerse fra sa e Ue a seguito delle politiche di inasprimento dei dazi doganali da parte dell’amministrazione Trump».
Il sistema moda (+28,6%) torna vicino ai livelli del 2015 (un miliardo), riassorbendo la flessione del 2016 (-28,5% allora) dovuta a riorganizzazioni logistiche dei player. Fra le altre tipologie merceologiche, risultano in crescita bevande (+3,9%), prodotti chimici (+2,3%) e farmaceutici (+65,1%), prodotti in metallo (+21,8%), macchinari (+13,9%) e mobili (+14,7%). Calano invece agricoltura (-8,1%), prodotti alimentari (-6,6%), legno e prodotti in legno (-8,9%).
