Pubblica amministrazione: Rughetti, modifichiamo i concorsi, meno posti, prove meno approfondite

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Il sottosegretario alla Pubblica Amministrazione, Angelo Rughetti, parlando ai microfoni di Radio Maria annuncia le novità in tema di pubblica amministrazione, non esaltanti per la verità: «Ogni amministrazione entro il 30 aprile di ogni anno dovrà comunicare sui propri siti e al dipartimento della Funzione pubblica qual è l’insieme dei lavori e dei lavoratori di cui ha bisogno, per essere più utili al territorio. Si tratta della mappatura dei cosiddetti fabbisogni professionali, un’operazione di conoscenza necessaria per cambiare il sistema dei concorsi: non ci sarà più una sostituzione automatica, in base al valore economico, tra chi esce e chi entra». In realtà quest’affermazione probabilmente cela la volontà di non ricoprire totalmente i buchi d’organico, confermando l’avversione alla pubblica amministrazione manifestata dai recenti governi.

Dopo di che, aggiunge il sottosegretario, si passerà a rivedere le selezioni: «stiamo lavorando a una nuova direttiva che guardi a criteri più pragmatici che formalistici. Finora dirigenti e funzionari sono stati selezionati attraverso temi e un colloquio finale. Noi invece vogliamo che siano esaminate le capacità di risolvere i problemi, di coordinare, di interagire con il digitale». Detto in soldoni, vogliamo annacquare la preparazione scientifica, giuridica e amministrativa e la professionalità, passare a prove più generiche, così è più facile per il Governo assumere tipologie di soggetti graditi

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