Annullato il bando per la Darsena Europa

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«Presentiamo un nuovo progetto per far partire i lavori nel 2018, sospendendo il bando attuale», così il presidente della Toscana, Enrico Rossi, annuncia la conclusione della revisione del progetto sulla Darsena Europa e lo stop alla raccolta delle manifestazioni di interesse per l’opera di ampliamento del porto di Livorno – 860 milioni di cui 504 in project financing – che si sarebbe dovuta chiudere (dopo 18 mesi e 5 rinvii) il 29 settembre.

La principale novità è che la realizzazione della parte pubblica (escavi, dighe foranee, casse di contenimento dei sedimenti) sarà indipendente da quella privata (realizzazione e gestione del terminal), accelerando così i tempi per l’avvio dei lavori.

Secondo il nuovo cronoprogramma illustrato questa mattina a Firenze da Rossi e dal presidente dell’Autorità portuale di Livorno, Stefano Corsini, a breve partirà il bando pubblico per costruire l’opera e un bando per la ricerca dell’operatore privato interessato alla realizzazione e alla gestione del terminal: l’apertura dei cantieri avverrà entro la fine del 2018 e la conclusione dei lavori è fissata per il 2022, (anziché 2026 come previsto nel progetto iniziale).

Secondo quanto spiega il presidente Corsini il bando precedente peccava di scarso appeal per gli investitori privati a causa del fatto che i lavori sarebbero dovuti iniziare una volta conclusi quelli della parte pubblica, con tutte le incognite legate ad eventuali ricorsi e ritardi. La revisione del progetto, invece, distingue le due parti che potranno così partire in parallelo tagliando i tempi di realizzazione e anticipando l’inizio delle attività sul terminal.

«Questa soluzione – commenta Corsini – avrà una maggior attrattività per gli operatori del mercato perché potranno operare da subito anche disgiuntamente dalle opere pubbliche, essendo i due lavori relativamente indipendenti». Nel nuovo progetto una banchina sarà riservata al trasporto delle auto, il cosiddetto traffico Ro-Ro: sarà utilizzabile già dal 2020, a disposizione di privati che vi vorranno investire.

Il presidente Rossi aggiunge che, grazie alla revisione, «ci sarà l’escavo a 20 metri per la Darsena Europa», anziché a 16 metri, «mentre la superficie della piattaforma non presenta variazioni e rimarrà di 62 ettari». Dal punto di vista economico il conto finale scende dagli 860 milioni complessivi del primo bando a circa 662 milioni (467 per le infrastrutture pubbliche finanziate da Autorithy, Regione e Governo e 195 per il terminal), con l’ipotesi di riutilizzare le risorse risparmiate per opere di rifinitura.

Secondo il progetto regionale uno dei punti di forza del nuovo porto saranno i collegamenti su rotaia. Rossi annuncia la firma, entro luglio, di un protocollo con Ferrovie per individuare le opere strategiche: «Fs – spiega – ci conferma che a breve partiranno i lavori per il cosiddetto scavalco ferroviario e c’è anche un impegno a fare un progetto preliminare per il prolungamento della ferrovia dall’interporto verso la linea Collesalvetti-Vada, il che significa che il porto di Livorno sarebbe il più attrezzato a portare le merci sulla linea ferroviaria nazionale». Da agosto 2018 Ferrovie interverrà per allargare le gallerie della vecchia linea appenninica in modo che vi possano passare anche treni carichi di auto e container con un investimento di 700 milioni.

Infine il presidente della Regione, annuncia la nascita di un gruppo operativo (previsto dall’Accordo di programma per Livorno del 2015), presieduto dall’assessore alle Infrastrutture Vincenzo Ceccarelli che si riunirà una volta al mese per monitorare l’avanzamento dei lavori.

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Marta Panicucci

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