Firenze rinnova le periferie, c’è il piano da un miliardo

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Marciapiedi, illuminazione e verde pubblico, ma anche nuove scuole e nuove strade: il Comune di Firenze investirà circa un miliardo di euro nel triennio 2017-19 per la riqualificazione delle periferie cittadine. La ripartizione della spesa di 973,9 milioni, comprensiva dei lavori della tranvia, porta Palazzo Vecchio a investire 98,8 milioni nel quartiere 2, 64,9 milioni nel quartiere 3, 95,2 milioni nel quartiere 4 e 715 milioni nel quartiere 5, dove si concentrano proprio i lavori per le nuove linee tranviarie.
Tra le opere previste dal piano del Comune figurano il parco del Mensola e piazza delle Cure nel quartiere 2, la scuola Dino Compagni sempre nel quartiere 2 e l’Isis Da Vinci nel quartiere 5, il bypass di Cascine del Riccio e piazza Elia Dalla Costa nel quartiere 3, a cui si aggiungono piazza dell’Isolotto e la passerella sull’Argingrosso nel quartiere 4, e via Pistoiese e interventi vari alle Piagge nel quartiere 5. E in tutti i quartieri manutenzione di marciapiedi, reimpianto di alberi, nuovi arredi e attrezzature ludiche, riqualificazione del patrimonio di edilizia popolare.
«Investimenti che rientrano nell’ambito di un piano più grande, comprensivo anche del centro per un valore totale di quasi un miliardo e 300 milioni», ha annunciato il sindaco Dario Nardella (nella foto), rivendicando come il Comune abbia partecipato a bandi nazionali ed europei «portando a casa ottimi risultati; e grazie a fondi specifici, come il patto per Firenze firmato con Renzi a dicembre scorso o il piano per le periferie firmato con Gentiloni lo scorso mese di febbraio, abbiamo potuto comporre il pacchetto».
Gli investimenti previsti nel piano triennale 2017-2019 in tutti i quartieri, compreso il centro, saranno finanziati principalmente con mutui (239,6 milioni), trasferimenti statali (362,4 milioni), regionali (16 milioni), da altri Enti pubblici (11,8 milioni) e da privati (111,4 milioni). Tra i finanziamenti specifici, figurano il piano periferie 2014 (2 milioni), il piano periferie Città Metro (4,65 milioni), e il patto per Firenze (61.9 milioni).
«Siamo riusciti a fare un’operazione di finanziamento rilevante senza aumentare le tasse – ha spiegato l’assessore al bilancio Lorenzo Perra – e che non trova pari nel passato se non negli anni ‘90. Il piano periferie che presentiamo oggi deriva da un’ottima capacità dell’amministrazione comunale di intercettare finanziamenti italiani e comunitari, e dalla ristrutturazione del debito, che ci ha consentito di indebitarci di più a costi minori. Oggi non paghiamo più gli interessi, ma prendiamo a prestito e riusciamo a finanziare nel corso del tempo le infrastrutture necessarie per la città».

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