Fisco: Padoan fa marcia indietro sull’aumento dell’Iva nel 2018

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La manovra cambia aspetto ad ogni piè sospinto e sembra che questo atteggiamento del Governo abbia indispettito non poco il Presidente Mattarella. Adesso viene annunciato un dietrofront del ministro Pier Carlo Padoan sull’aumento dell’Iva nel 2018: «L’intendimento del governo nell’impostazione della prossima legge di bilancio prevede di escludere l’aumento dell’Iva», ha spiegato il ministro del Tesoro in audizione nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato.

Il governo non intende dunque aumentare l’Iva nel 2018: il rialzo sarà sostituito con altre misure, sul lato delle spese e sul lato delle entrate per disinnescare le clausole di salvaguardia (15 miliardi solo nel 2017) ma il ministro non è in grado di dire con quali misure perché ancora non se ne è parlato. Sarà un dibattito aperto, assicura, confermando la volontà di continuare sulla strada della riduzione delle tasse in continuità con il governo Renzi purché i tagli siano credibili e senza rallentare il percorso di consolidamento dei conti pubblici, scelta che sarebbe rovinosa per il Paese. Ma sarà molto difficile far quadrare i conti, per cui forse si dovrà tornare ancora una volta su questa decisione.

Padoan si è detto non soddisfatto del livello di crescita che dovrebbe essere raggiunto, nel 2017, che comunque sarà il quarto anno consecutivo di Pil con il segno positivo. Anche il tasso di disoccupazione secondo il ministro è inaccetabilmente elevato, specialmente tra i giovani. Quanto alle tasse è confermata la volontà del governo di proseguire nel percorso di progressiva riduzione della pressione fiscale.

Sulla stessa linea di Padoan sull’Iva si è espressa anche la Banca d’Italia. «Misure alternative finalizzate al contrasto all’evasione e alla razionalizzazione delle spese sono obiettivi condivisibili e strategici. Ma la possibilità di reperire in questo modo risorse tanto ingenti e in così breve tempo non è sicura ha detto in Senato il vice direttore di Bankitalia, Luigi Federico Signorini. Una riconsiderazione dell’ampio ventaglio delle aliquote Iva non dovrebbe a questo stadio essere esclusa ha aggiunto, così come è opportuno valutare la possibilità di contenere le tax expenditures». Il Fmi da parte sua, continua a sollecitare lo spostamento delle tasse sugli immobili. Padoan, intanto, ha annunciato la presentazione del decreto con la correzione dei conti del 2017, i nuovi fondi per il sisma e le prime misure di rilancio dell’economia.

 

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