Ex Gkn: QN replica a Mise, regione e sindacati. Si rispettano i tempi previsti. Ma le Rsu attaccano Borgomeo

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“Siamo stupiti e molto amareggiati, parlare di ritardo è paradossale. Siamo nei tempi previsti dall’accordo, nonostante tutte le enormi difficoltà incontrate, a partire dalla Cassa integrazione che da otto mesi non c’è e che stiamo anticipando al buio. Tra l’altro con uno scenario economico che è cambiato in maniera drammatica”.

E’ quanto spiega Qf in una nota in relazione al tavolo odierno al Mise per l’ex Gkn di Campi Bisenzio (Firenze), aggiornato al 5 settembre.
“Abbiamo un progetto di grande prospettiva come abbiamo già documentato presentando il piano – si legge nella nota di Qf -. Torneremo a dare tutti i maggiori dettagli e tutti gli elementi di affidabilità, per presentare un accordo di sviluppo, nonostante all’ultimo incontro il rappresentante del Mise si fosse detto non interessato alle nostre carte”.

Replicano le Rsu della fabbrica di Campi Bisenzio: “L’accordo quadro è di fatto disatteso, le istituzioni smettano di farsi prendere per stanchezza e inizino ad avere un proprio piano. Da subito assemblee dei lavoratori per stabilire il da farsi”. Così la Rsu di ex Gkn che, si spiega, prende atto e non concorda con ilrinvio al 5 settembre per il tavolo al Mise per la vertenza per lo stabilimento di Campi Bisenzio.
Oggi, “come da accordo quadro, si sarebbe dovuto discutere e chiudere il piano industriale più volte indicato dalla proprietà di Qf, nella figura del proprietario Francesco Borgomeo.
Ancora una volta si registra un nulla di fatto”, si spiega dalla Rsu che rileva: “Oggi, 31 agosto, Qf diventa il soggetto reindustrializzatore dell’ex Gkn ma lo fa senza fornire un piano industriale, finanziabilità del progetto e altre evidenze. Il gioco ci pare evidente ed + quello di portare la società di fatto sull’orlo del baratro e del fallimento per poi costringere Inps e ministero a concedere fondi pubblici, che siano ammortizzatori o altri incentivi. Il futuro industriale dello stabilimento e’ in mano ai lavoratori: Come collettivo di fabbrica affermiamo che non viviamo sotto ricatto e mai ci vivremo. Sapremo prenderci le nostre responsabilità e salvaguardare il futuro industriale del nostro stabilimento: da subito assemblee dei lavoratori per stabilire il da farsi”.
“L’atteggiamento avuto oggi al tavolo da parte dell’azienda non è solo deludente, è irresponsabile e ha fatto perdere tempo – conclude la Rsu -. Ha fatto perdere otto mesi a famiglie che oggi vengono gettate in uno degli autunni peggiori degli ultimi trent’anni dal punto di vista del carovita”

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