Inaugurata la caserma intitolata a Fausto Dionisi. La benedizione di Betori, l’Intervento del Capo della Polizia

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Alle ore 11.00 di questa mattina, alla presenza del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Lamberto Giannini e del Questore di Firenze Filippo Santarelli, si è svolta la cerimonia di intitolazione della Caserma di Lungarno della Zecca Vecchia all’Appuntato del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza Fausto Dionisi, Medaglia d’Oro al Valor Civile e Vittima del Terrorismo. Alla cerimonia ha partecipato la moglie, signora Mariella Magi Dionisi.

Presenti all’evento anche il Vice Prefetto Vicario Anna Chiti Batelli, il Sindaco di Firenze Dario Nardella, il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, Sua Eminenza il Cardinale Giuseppe Betori ed altre Autorità locali e regionali.

Nel corso della cerimonia, dopo un breve concerto del quartetto di ottoni “Bruno Bartoletti” e la scopertura della targa, il Capo della Polizia ha consegnato alla signora Mariella Magi Dionisi copia dell’attestato di intitolazione che riporta la seguente motivazione: “Giunto unitamente ad altri militari a bordo di una volante, nei pressi del carcere delle Murate dove era stato segnalato un furgone rubato, veniva mortalmente ferito durante un conflitto a fuoco con esponenti del gruppo terroristico di estrema sinistra Prima Linea, intenti a far evadere alcuni detenuti. Fulgido esempio di nobili ideali e alto senso del dovere, spinti fino all’estremo sacrificio”.

L’ex compendio militare, ubicato a pochi metri dal luogo dell’uccisione, nel 2008 è stato assegnato alla Polizia di Stato. Attualmente è sede del centro polifunzionale che ospita: il Commissariato di P.S. San Giovanni, l’Ufficio Sanitario Provinciale della Polizia di Stato, il Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica, la mensa di servizio ed una parte degli alloggi per il personale.

Nel corso della cerimonia il Prefetto Giannini ha dichiarato: Avere dei saldi punti di riferimento, delle stelle che guidano nel percorso quando si smarrisce la bussola è importante. Le intitolazioni aiutano a capire qual è il proprio dovere. Iniziative come queste contribuiscono non solo a tenere viva la memoria ma producono sicurezza perché generano una spinta verso la legalità, verso il senso di appartenenza

Così su twitter il sindaco Nardella: «Il nostro impegno a non dimenticare e a garantire sempre sicurezza e legalità al fianco delle forze dell’ordine, oggi rappresentate anche dal nuovo Capo della @poliziadistato Lamberto Giannini a cui auguriamo un buon lavoro».

Dopo la scopertura della targa, il Capo della Polizia ha consegnato a Mariella Magi Dionisi copia dell’attestato di intitolazione che riporta la seguente motivazione «Giunto unitamente ad altri militari a bordo di una volante, nei pressi del carcere delle Murate dove era stato segnalato un furgone rubato, veniva mortalmente ferito durante un conflitto a fuoco con esponenti del gruppo terroristico di estrema sinistra Prima Linea, intenti a far evadere alcuni detenuti. Fulgido esempio di nobili ideali e alto senso del dovere, spinti fino all’estremo sacrificio».

ASSASSINIO DI DIONISI DA PARTE DI PRIMA LINEA – Il 20 gennaio 1978, tre terroristi vi fecero ingresso nel tentativo di favorire la fuga di alcuni detenuti. Un equipaggio della Polizia, ricevuta segnalazione della presenza nei pressi dell’istituto penitenziario di un autofurgone rubato, si recò sul posto scontrandosi con i componenti del commando terroristico che fungevano da palo. L’agente Fausto Dionisi si avvicinò loro per identificarli, ma fu colpito a morte con armi da fuoco. Un altro componente dell’equipaggio rimase ferito e il terzo illeso. Dalle indagini emerse che la responsabilità del fatto era riconducibile all’organizzazione eversiva di sinistra Prima linea.

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Fra gli organizzatori del piano del 20 gennaio 1978 figurava Sergio D’Elia, allora esponente di spicco di Prima Linea. Arrestato nel maggio del ’78, viene condannato per concorso in omicidio, in qualità di mandante, a trent’anni di reclusione, poi ridotti a 25 in appello ed infine dimezzati in applicazione della legge sulla dissociazione dal terrorismo e per altri benefici di legge, venendo scarcerato dopo dodici anni. Nel 1993 milita nel Partito Radicale e fonda l’associazione “Nessuno tocchi Caino”. Nel 2000 è riabilitato, con sentenza del Tribunale di Roma. Nel 2006 viene eletto al Parlamento Italiano quale deputato del partito Rosa nel Pugno ed ottiene l’incarico di Segretario della Camera dei Deputati.

Dionisi entrò in Polizia nel 1973 e, dopo aver frequentato le Scuole Allievi di Caserta e Bologna, prestò servizio presso il 7° Reparto Mobile presso la Questura di Firenze. Fu promosso per Merito Straordinario al grado di Appuntato. Insignito della medaglia d’oro al Valor Civile alla memoria, il 9 giugno 1979.

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