Il leader della Lega Matteo Salvini a Cartabianca su Raitre commenta l’incontro avvenuto con il premier, affermando di aver chiesto un cambio di passo al governo per una graduale riapertura e di aver avanzato proposte in tema d’immigrazione, pensioni e economia:
«Draghi e’ sensibile al tema della salute, laddove la situazione e’ sotto controllo bisogna tornare alla socialita’ anche perche’ c’e’ un disastro psicologico. Mi da’ ragione Bonaccini, cosi’ pure Franceschini che dice di riaprire per prima i cinema e i teatri. Non e’ piu’ tempo di chiusure, paure e terrore nazionale.
In un momento grave come questo non faccio calcoli di partito ma penso ad aiutare il Paese. Rispetto alle scelte della Meloni, di fronte alla mia coscienza di italiano, preferisco rimboccarmi le maniche e dare il mio contributo anziche’ stare alla finestra e dire le cose che non funzionano .Sono orgoglioso di aiutare il mio Paese,
Su elezioni chiedo ai medici di dirci una parola unica. Ci dicano se si puo’ votare; se si’ bene, oppure no spiegatecelo, ma ditecelo.
Io continuo a ritenere che serva un forte taglio di tasse e burocrazia. Di Quota 100 ne riparleremo a fine anno, sapendo che il rinnovo costa zero.
Aiuteremo Speranza e il ministro Lamorgese. Noi siamo a disposizione per aiutare; dal punto di vista degli arrivi, in questo momento devi stra-controllare chi arriva in Italia. Dal primo gennaio ad oggi sono sbarcati 4 mila persone, il doppio rispetto all’anno scorso. E’ normale che in una situazione di emergenza l’Italia possa accogliere persone da ogni dove? Bisogna fare come gli altri paesi europei.
Prima del 5 marzo si dia la possibilita’ di dare un segnale di ritorno alla vita, alla normalità»