Processo Tav: il comitato contro il tunnel attacca l’assessore Ceccarelli. E critica Nardella e people mover

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Pare che il processo tav in corso a Firenze interessi solo i Comitati, che attaccano sindaco e assessore Ceccarelli. Ecco il comunicato del Comitato No Tunnel TAV di Firenze: «Alcuni membri del Comitato hanno partecipato all’udienza del 5/11 del processo in corso sulle presunte attività criminali legate alla realizzazione del sottoattraversamento fiorentino. Proprio alla luce di quanto emerso nelle deposizioni dei testimoni, le dichiarazioni dell’assessore Vincenzo Ceccarelli sembrerebbero totalmente slegate dalla cronaca e dalla realtà. L’assessore sostiene che “abbiamo perso ulteriore tempo per scoprire quello che già poteva essere dedotto dall’analisi dei dati ferroviari” a causa della decisione del governo passato di sottoporre ad analisi costi benefici il progetto fiorentino. Forse Ceccarelli vuol scherzare? Attribuire i ritardi dei lavori ad ulteriori verifiche non corrisponde ai fatti».La nota prosegue: «I lavori sono fermi dall’inizio del 2017 per il fallimento delle società che dovevano realizzare l’opera e per i problemi irrisolti del progetto. Con queste dichiarazioni si vogliono imbrogliare i cittadini. Proprio nel corso delle deposizioni di dirigenti di FS e della società Nodavia (quella che dovrebbe eseguire i lavori) è emersa tutta la vicenda delle terre di scavo per le quali il progetto prevede il loro conferimento a Santa Barbara (Cavriglia). Nella progettazione fu fatto un errore enorme nel considerare i fanghi prodotti dalla fresa come adatti per realizzare colline in quello che vorrebbe essere un parco pubblico. Questo ha contribuito a provocare ritardi! È stato estremamente istruttivo sentire il Pubblico Ministero dire che, se le terre che arriverebbero a Cavriglia fossero caratterizzate come rifiuto, si avrebbe un reato penale. Anche questo si vuol ignorare in Regione. I problemi sono tutt’altro che risolti. È stato utilissimo – è sempre la nota del comitato – anche ascoltare le parole di una dirigente delle FS raccontare la vicenda delle “riserve” legate ai lavori, cioè i costi aggiuntivi richiesti dal costruttore. Nel 2014 questi ammontavano ad oltre 500 milioni, in seguito all’ingresso di Condotte SpA nei lavori questa cifra fu ridotta a 350 milioni, ma ad oggi questi extra costi sono di nuovo cresciuti a circa 500 milioni. Certamente le FS non riconoscono valide queste richieste, si andrà ad un contenzioso per stabilirne l’importo che non sarà da poco. L’assessore Ceccarelli vuol ignorare questi aspetti e il Comitato gli vorrebbe chiedere cosa ne pensa di una tale anomalia a fronte di un valore dei lavori eseguiti ai Macelli per poco più di 200 milioni. Non sappiamo se questi costi sono stati conteggiati nell’analisi condotta dall’ottimo dottor Beria che si è avvalso soprattutto di dati forniti dalle FS; il Comitato sta analizzando il documento, piuttosto complesso, che non può essere valutato in poche ore. Comitato No Tunnel TAV Firenze»Ma il Comitato ne ha anche per Nardella e il suo progetto di people mover: «La famigerata Analisi Costi Benefici sul progetto TAV dice sostanzialmente: è un progetto nato male, progettato male, si potevano fare scelte più intelligenti, ma ormai… Ecco che la tattica dell’ormai delle maggioranze che si sono alternate negli enti locali toscani si la si vorrebbe imporre vincente; il sindaco Dario Nardella, sicuro ormai che i lavori per i tunnel devono cominciare, vuole il people mover proposto dalla famosa Analisi per collegare la stazione Foster a quella di Michelucci. Il sindaco non si rende conto che questa nuova piccola grande opera non è una promozione del sottoattraversamento, ma il tentativo di riparare all’errore urbanistico di voler fare una stazione per i treni a lunga percorrenza lontano del restante servizio ferroviario e defilata dal centro storico ambito dai viaggiatori e soprattutto dai turisti.Insomma il people mover è una toppa messa su un progetto vecchio e invecchiato e tutto ci sarebbe fuori che gioire di questa proposta, ma piuttosto da vergognarsi di una politica delle infrastrutture totalmente scoordinata e senza alcuna pianificazione complessiva. Il Comitato ricorda anche al sindaco Nardella di guardarsi intorno e vedere la sorte di altri progetti simili: a Pisa una infrastruttura analoga a quella che si vorrebbe a Firenze è ormai a rischio fallimento, i costi del biglietto sono più che triplicati (da 1,5 a 5 €), il Comune interviene sovvenzionando, si è realizzata una inutile rottura di carico per chi va all’aeroporto da fuori Pisa. A Bologna un altro people mover dalla stazione centrale all’aeroporto non riesce per ora a superare i collaudi e anche lì c’erano già binari…».

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