Istat: migliora il deficit, ma sale la pressione fiscale

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Nel secondo trimestre 2019 l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari all’1,1%, migliorando di 0,2 punti rispetto all’1,3% dello stesso trimestre del 2018. Lo rileva l’Istat aggiungendo che, complessivamente, nei primi due trimestri del 2019, il rapporto deficit-pil è risultato pari al 4% anche qui in calo a confronto con il 4,2% del corrispondente periodo dell’anno prima. Si tratta del dato semestrale migliore dal 2000, ovvero da 19 anni.

Nel secondo trimestre del 2019 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dello 0,9% rispetto al trimestre precedente, sia in termini nominali sia in termini reali, ovvero di potere d’acquisto. Si registra così un’accelerazione a confronto con i primi tre mesi dell’anno. Quanto alla capacità di spesa, il progressivo recupero, si spiega, è favorito dalla "dinamica quasi nulla dei prezzi al consumo".

Intanto, nello stesso trimestre, la pressione fiscale è stata pari al 40,5%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Guardando ai primi sei mesi dell’anno il dato cumulato risulta pari al 38,6%. Anche in questo caso si registra un rialzo, con una crescita di 0,5 punti.

La propensione al risparmio delle famiglie nel secondo trimestre del 2019 è stata pari all’8,9%, in aumento di 0,8 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Il rialzo secondo l’Istat «riflette una crescita della spesa per consumi finali decisamente meno sostenuta rispetto a quella registrata per il reddito disponibile lordo». La spesa, infatti, rimane quasi ferma rispetto al trimestre precedente (+0,1%).

Sandro Bennucci

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