L’allarme viene direttamente dall’agenzia regionale per la tutela dell’ambiente, ossia l’Arpat: chiunque catturi o trovi spiaggiato un pesce palla è invitato a fotografarlo, conservarlo congelato, separarlo da altri pesci e segnalarlo all’indirizzo di Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) pescepalla@isprambiente.it.
L’esemplare di pesce palla ritrovato sulla spiaggia di San Vincenzo (Livorno) l’11 maggio scorso potrebbe appartenere ad una specie dello stesso genere di quello inizialmente determinato pesce palla maculato, altamente tossico al consumo, ma meno pericolosa, si legge in un comunicato stampa dell’Arpat. Tutti i pesci palla sono tossici al consumo e per questo il Ministero della salute, già dal 1992, ne vieta la commercializzazione a scopo alimentare. I pesci palla si riconoscono per la pelle senza squame e quello maculato si distingue dagli altri pesci palla per la presenza di macchie scure sul dorso.