Epatite C: si può guarire. Nuova campagna della Regione Toscana contro il virus

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Contro il virus dell’epatite C siamo alla sfida finale. La guerra dichiarata da tempo dalla Regione Toscana al virus Hcv per debellare una malattia che, solo pochi anni fa, anche in Toscana, metteva gravemente a rischio la salute di molte persone, è oggi a una svolta. La Regione ha messo a disposizione dei pazienti che hanno contratto il virus una cura che consente, in oltre il 95% dei casi, di eliminarlo definitivamente ed arrivare a una completa guarigione. Ad oggi, però, ci sono molte persone che hanno contratto la malattia in forma cronica semplicemente perchè non sanno di essere malate e di, conseguenza, non si sottopongono al
trattamento. Ecco perchè è fondamentale anche in questa fase la sensibilizzazione di tutti i cittadini verso una patologia particolarmente insidiosa perchè, per anni, i sintomi possono essere silenti mentre il virus fa il suo corso producendo danni anche molto gravi, contribuendo all’insorgere di ulteriori patologie croniche come diabete, malattie reumatiche e cardiologiche.

Dopo una prima campagna che si è rivelata efficace e che ha consentito di arrivare a trattare e guarire un alto numero di pazienti, la Regione affila nuovamente le sue armi, con l’obiettivo, ambizioso ma ormai realistico, di andare verso l’eradicazione del virus nella popolazione toscana. «La nostra idea, fin dall’inizio – spiegano il presidente della Regione, Enrico Rossi e l’assessore alla salute, Stefania Saccardi – è stata quella di trattare i malati di epatite C anche in fase precoce, senza aspettare la cronicizzazione. Abbiamo messo i nuovi farmaci a disposizione dei pazienti, con l’obiettivo di ottenere il maggior numero di guarigioni per riuscire a tagliare le gambe alla malattia e, nello stesso tempo, incidere positivamente sul sistema sanitario e sui costi sociali che una patologia cronica così grave comporta. E’ stata una scommessa, un intervento di salute pubblica significativo e i fatti ci stanno dando ragione. Per questo siamo determinati ad andare avanti per trattare e guarire un numero ancora maggiore di pazienti. Si stima, infatti, che ci sia ancora una quota di cittadini che non sa che la cura è disponibile, efficace e gratuita. E’ a loro, a questa parte ancora sommersa, che vogliamo arrivare. La Regione ha nella sua missione l’obiettivo di prendersi cura dei propri cittadini: proprio per questo sta cercando di raggiungere anche queste persone con varie azioni di comunicazione e screening».

Sandro Bennucci

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