Ecobonus e Sismabonus, rischio per imprese lo sconto in fattura previsto dal Decreto Crescita

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AGIPRESS – Oltre 60 imprese dei settori impianti, legno e arredamento associate a CNA e distribuite su tutto il territorio nazionale hanno avviato un procedimento amministrativo davanti alla Commissione europea e all’Autorità garante della concorrenza ed il mercato affinché venga accertata l’illegittimità dell’art. 10 della L. 58/2019 (Decreto Crescita) per violazione del diritto comunitario e/o nazionale della concorrenza. “Lo sconto in fattura previsto per Ecobonus e Sismabonus nel Decreto crescita – spiega Cna – altera la concorrenza danneggiando le piccole e medie aziende”. Una scelta forte, come spiegano i tre Portavoce di Elettricisti, Settore Legno e Termoidraulici di CNA Toscana Centro, Anselmo Potenza, Nara Bocini e Simone Gualandi. “Il provvedimento recentemente varato dal Parlamento – sottolineano in una nota Gualandi, Potenza e Bocini – ha convinto il sistema CNA ad avviare una mobilitazione nazionale a tutela delle piccole imprese per ricorrere sia all’Antitrust che alla Commissione europea. L’obiettivo? Ottenere la cancellazione dell’articolo 10 del DL Crescita che riteniamo un tentativo di favorire la concentrazione del mercato della riqualificazione energetica nelle mani di pochi operatori, con conseguente alterazione della concorrenza, rappresentando un indebito aiuto di Stato per le grandi imprese a danno delle piccole e medie. Parliamo di un mercato rilevante visto che, secondo l’ultimo Rapporto Enea i lavori di efficientamento energetico del patrimonio edilizio che hanno beneficiato dell’Ecobonus in Italia nel 2018 sono stati 334mila con 3,3 miliardi di euro di investimenti. L’Ecobonus e il Sismabonus – fanno notare i Portavoce delle rispettive categorie di CNA Toscana Centro – hanno rappresentato un questi anni un volano per la crescita sul quale le pmi hanno fortemente investito in termini di innovazione e competenze. Ora questo articolo del DL Crescita rischia di vanificare questi sforzi e di incidere negativamente sul vero tessuto economico dell’intero Paese visto che è orientato a favorire la concentrazione del mercato della riqualificazione energetica nelle mani di pochi operatori e multiutilities, con conseguente alterazione della concorrenza, rappresentando un indebito aiuto di Stato per le grandi imprese a danno delle piccole e medie. Lo sconto in fattura rischia di mettere in forte difficoltà il sistema delle piccole e medie imprese e appare come un ulteriore danno per tutti gli imprenditori che con il proprio lavoro contribuiscono ogni giorno a sostenere l’economia nazionale e territoriale”.

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