Sabato 28 maggio sciopero dei 300mila addetti di supermercati, ipermercati, grandi magazzini della grande distribuzione organizzata aderenti a Federdistribuzione per rivendicare il contratto nazionale di lavoro atteso da due anni e mezzo. La protesta è stata indetta dai sindacati di categoria Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs.
“Abbiamo atteso invano che Federdistribuzione tornasse sui suoi improvvidi passi – dice Brunetto Boco, segretario generale della
Uiltuc – se riaprisse la partita per la definizione del primo contratto collettivo nazionale di lavoro per le aziende della grande distribuzione organizzata. Avevamo denunciato, qualche settimana fa, come non vi fossero più margini per trattare con chi si presentava al tavolo con diktat e veti, arroganza e chiusura. Da lì la decisione di far cessare le trattative contrattuali. Il passare dei giorni non ha portato consiglio, però, ai vertici dell’associazione datoriale. E, dunque, non è rimasta altra via che quella dello sciopero generale. Ma anche questa è solo una tappa. Ci faremo sentire in tutte le sedi, da quelle politiche a quelle giudiziarie. Non è neppure più una questione meramente sindacale o contrattuale: sono in gioco valori che attengono alla democrazia delle relazioni industriali in questo Paese”.