«La riforma del terzo settore è un’occasione importante per mettere ordine in un settore dove operano tanti soggetti che hanno natura diversa e che lavorano in attività similari». E’ il commento del presidente del Comitato per l’imprenditorialità sociale e il microcredito della Camera di commercio di Prato, Paolo Maroso (nella foto) dopo l’approvazione della riforma in Parlamento lo scorso 25 maggio. «Sviluppare regole comuni sulle quali confrontarsi – prosegue – può rappresentare un’occasione di crescita per tutti».
Il terzo settore comprende realtà diverse per forma giuridica e organizzazione. A Prato operano 35 cooperative sociali, il 6% di quelle che operano in Toscana (dove sono 584). Più variegato il settore del no profit, che non è tenuto all’iscrizione al Registro delle imprese: secondo l’ultimo censimento Istat a Prato operano 1.137 organizzazioni no profit, sostenute grazie al lavoro di 22.500 volontari. Delle no profit presenti 891 sono impegnate in cultura, sport e ricreazione; 34 in ambito sanitario; 80 di assistenza e sociale.
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