Incentivi per sostenere la qualificazione e processi di industrializzazione dell’area di crisi di Piombino

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imprese piombinoRiaperti i termini per presentare manifestazioni d’interesse a valere sui protocolli di insediamento di cui all’Avviso approvato con decreto n. 6695/2014 limitatamente alle domande che prevedono investimenti destinati all’Area di crisi di Piombino (Comuni di: Piombino, Campiglia Marittima, Suvereto, San Vincenzo).

Forma di contributo

Contributo a fondo perduto.

Finalità

Sostenere la qualificazione del tessuto produttivo regionale e processi di industrializzazione mediante la realizzazione di programmi di sviluppo industriale di particolare rilevanza strategica.

Beneficiari

Micro, PMI, Grandi Imprese; in forma singola o aggregata (consorzi; raggruppamenti temporanei d’impresa, associazioni temporanee di scopo; reti di imprese) che prevedono investimenti destinati nell’ Area di crisi di Piombino (Comuni di Piombino, Campiglia Marittima, Suvereto, San Vincenzo).

Per le imprese prive di sede o unità locale in Toscana al momento della manifestazione d’interesse, detto requisito deve sussistere al momento del pagamento a titolo di anticipo/SAL/a saldo.

Ciascuna impresa, in forma singola o aggregata, può presentare una sola manifestazione di interesse.

Gli investimenti devono essere realizzati da imprese industriali, ossia da aziende che operano in attività del settore industria e dei servizi, fatte salve le restrizioni previste dalla disciplina comunitaria in materia di settori sensibili.

Scadenza

La domanda può essere presentata a partire dal 20 gennaio 2016. Graduatorie quadrimestrali.

Programmi di investimento e beneficiari

I Protocolli di Insediamento devono prevedere i seguenti programmi di investimento:
A) ricerca industriale e sviluppo sperimentale (per PMI e GI);
B) investimenti materiali e immateriali destinati alla creazione di un nuovo investimento o all’ampliamento di uno stabilimento esistente (per PMI; GI solo per nuovi investimenti e solo se se collocate nelle aree di cui dell’art. 107, par.3, lett. c) TFUE).
C) investimenti materiali e immateriali destinati alla creazione o ammodernamento di infrastrutture di ricerca private (per PMI e GI).

Spese ammissibili per programmi di investimento, beneficiari, intensità di aiuto

A) Attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale
Ammissibili le spese:

  • le spese di personale: personale impiegato in attività di ricerca e sviluppo in possesso di adeguata qualificazione (laurea di tipo tecnico-scientifico o esperienza almeno quinquennale nel campo della ricerca e sviluppo) e personale impiegato (a TD o TI) in attività di produzione nei limiti del 35% delle spese del personale di ricerca. Il personale impiegato in attività diverse da quelle descritte è invece rientrante tra le spese generali;
  • costi degli strumenti e delle attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca;
  • costi dei fabbricati e dei terreni nella misura e per la durata in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca, nel limite complessivo massimo del 30% del costo totale di progetto. Le spese per i terreni non possono superare il 10% del costo totale di progetto;
  • costi della ricerca contrattuale, delle competenze tecniche e dei brevetti, acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne a prezzi di mercato, così come i costi dei servizi di consulenza e di servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini dell’attività di ricerca75 (max 35% del costo totale di progetto);
  • spese generali supplementari (max 15% dei costi diretti ammissibili per il personale);
  • altri costi di esercizio, inclusi i costi di materiali, forniture e prodotti analoghi, sostenuti direttamente per effetto dell’attività di ricerca, (max 15% del costo totale di progetto).

Nel caso di micro e piccole imprese, i costi delle prestazioni fornite dal titolare di ditta individuale o dagli amministratori e soci dell’impresa, possono essere rendicontati tra le spese di personale e per la parte di effettivo impiego nel progetto oggetto dell’agevolazione se sono soddisfatte alcune condizioni.
Potenziali beneficiari: PMI, GI Intensità di aiuto: Tutti: Ricerca Industriale:50% ; Sviluppo Sperimentale:25%.

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B) Investimenti materiali e immateriali, se destinati alla creazione di un nuovo investimento o all’ampliamento di uno stabilimento esistente, sono ammissibili i costi per investimenti materiali e immateriali, nel rispetto e nei limiti di quanto stabilito dall’art.17 del Reg. UE n. 651/2014.
Potenziali beneficiari: PMI, GI solo se in 107.3.c79.
Intensità di aiuto: Micro e PI: 20% (+10% se in 107.3.c); Medie Imprese: 10% (+10% se in 107.3.c); GI: 10%.

C) Investimenti finalizzati alla creazione o all’ammodernamento di infrastrutture di ricerca, sono ammissibili i costi per investimenti materiali e immateriali, ai sensi dell’art.26 del Reg. UE n. 651/2014.
Potenziali beneficiari:PMI, GI
Intensità di aiuto: Tutti: 50%.

I progetti dovranno essere rendicontati entro il 31 luglio 2017.

In ogni caso non sono ammissibili le seguenti spese:

  • le spese fatturate tra partner del medesimo Progetto;
  • le spese fatturate dai partner alla Rete-Soggetto del medesimo Progetto;
  • le spese relative a beni/servizi oggetto di contratti o di lettere di incarico sottoscritti in data precedente la data di invio della manifestazione d’interesse;) le spese non rientranti nelle tipologie di attività di cui al paragrafo 3.1 del presente avviso;
  • le spese non coerenti con la normativa europea, statale e regionale di riferimento.

Importi minimi dell’investimento per tipo di intervento e dimensione di impresa

1. Investimenti in:

1.1) nuove unità locali. Importi minimi dell’intervento: PMI: 22M€; PMI aggregate: 3,5M; GI: 10M€; GI in collaborazione con PMI: 7,5M€.

1.2) unità locali già presenti sul territorio regionale;
Importi minimi dell’intervento: PMI: 22M€; PMI aggregate: 3,5M; GI: 10M€; GI in collaborazione con PMI: 7,5M€.

1.3) creazione o ammodernamento di infrastrutture di ricerca private, anche in forma congiunta con organismi di ricerca80,81.
Importi minimi dell’intervento: PMI, PMI aggregate, GI, GI in collaborazione con PMI: 1M€.

2. Investimenti nell’ambito di programmi di reindustrializzazione in aree di crisi complessa riconosciute da provvedimento statale o regionale.

Importi minimi dell’intervento: PMI, PMI aggregate, GI, GI in collaborazione con PMI: €250.000,00

3. Investimenti da parte di imprese con sede legale in Toscana, la cui base sociale è costituita per almeno il 70% da ex dipendenti di aziende in crisi che hanno usufruito dell’incentivo dell’autoimprenditorialità consistente nell’anticipo del trattamento di integrazione salariale a loro concessi e non ancora goduti.
Importi minimi dell’intervento: PMI, PMI aggregate, GI, GI in collaborazione con PMI: €250.000,00

Criteri di valutazione

  • Rilevanza strategica e rispondenza agli indirizzi della Giunta Regionale
  • Impatto sull’occupazione diretta
  • Ricaduta territoriale con particolare riferimento alla generazione di un indotto locale
  • Contenuti progettuali
  • Congruità tra investimenti attivati ed occupazione aggiuntiva prevista.

Premialità

  • Ambiti tecnologici prioritari
  • Ambiti territoriali prioritari
  • Contributo alla risoluzione delle criticità ambientali e/o sociali
  • Contributo all’incremento dei livelli di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro rispetto alla normativa vigente in materia.

Per ulteriori informazioni: simonetta.baldi@regione.toscana.it

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