«Nessun ferito, ma solo danni: danni pesantissimi». Così il sindaco di Firenze, Dario Nardella, commenta la voragine di 200 metri per sette di larghezza che si è aperta sul Lungarno Torrigiani, tra Ponte Vecchio e Ponte alle Grazie, in pieno centro di Firenze. Il cedimento è avvenuto alle 6.30 di stamani e ha coinvolto una ventina di auto che erano in sosta: al momento non sono emersi danni strutturali agli edifici.
Sotto il Lungarno Torrigiani corre la dorsale più importante dell’acquedotto, che serve la riva sinistra dell’Arno: migliaia di fiorentini si trovano senza acqua: «I nostri tecnici – spiega Publiacqua, la società che si occupa della gestione idrica – hanno appena concluso le manovre di rete per consentire la rimessa in funzione a pieno regime dell’impianto dell’Anconella per l’approvvigionamento della riva destra d’Arno della città. Prosegue intanto il lavoro sul guasto di Lungarno Torrigiani, in coordinamento con Polizia Municipale e Vigili del Fuoco, per mettere in sicurezza la zona interessata dal guasto e procedere quindi alla riparazione. La situazione dell’approvvigionamento idrico tornerà gradualmente a normalizzarsi nella parte di Firenze in riva destra d’Arno». I musei di Palazzo Pitti rimarranno chiusi per l’intera giornata: solo il Giardino di Boboli sarà aperto (ingresso ridotto al prezzo simbolico di un euro).
«E’ una voragine molto seria ma non ci sono pericoli di crolli per i palazzi di Lungarno Torrigiani», conclude Nardella.
Secondo l’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni «la situazione è grave e complessa. La protezione civile regionale è stata attivata subito, stiamo dando il massimo supporto al Comune di Firenze».
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