Pene più dure per le violenze sessuali, per i maltrattamenti in famiglia e lo stalking. «Perché, per stare dalla parte delle donne, non servono le parole, ma i fatti». E’ quanto afferma il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede in una intervista a Repubblica nell’ambito della quale annuncia il prossimo pacchetto di misure anti violenza.
«Su un tema così importante, su cui c’è un dramma culturale e sociale che si consuma ogni giorno, la risposta non deve essere nelle parole ma nei fatti. Io e la mia maggioranza abbiamo il dovere di dare una risposta netta per tutelare le donne. E la risposta il legislatore deve darla con le leggi e con i fatti. In questi giorni è in discussione in Parlamento il cosiddetto codice rosso, scritto a quattro mani con Giulia Bongiorno. Ma – prosegue – adesso M5S aggiungerà un pacchetto di poche norme che serviranno per dare una prima risposta immediata a questo dramma culturale e sociale. Norme su cui mi auguro si raggiunga l’unanimità. Il codice rosso è un pacchetto di norme blindato e già segna una svolta importante perché la donna che trova il coraggio di denunciare viene presa per mano subito dallo Stato, attraverso magistratura e forze dell’ordine. Ma M5S vuole aggiungere un pacchetto, tra cui l’aumento di pena per il reato di violenza sessuale. Anziché 5-10 anni passiamo a 6-12. Altri aumenti sono previsti per i maltrattamenti in famiglia e lo stalking in modo, nei casi gravi, di dare termini più lunghi per le fasi cautelari e quindi proteggere la vittima». Sul convegno di Verona sulla famiglia il ministro rivela che «non ci andrei mai, lì qualcuno ha le lancette dell’orologio indietro di qualche secolo».