Referendum costituzionale: il manifesto di 184 costituzionalisti per il si

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++ Referendum: Boschi, se vince "No" verranno altri ++Sono 184 i primi firmatari, tra accademici, giuristi e costituzionalisti, del Manifesto per il sì al referendum istituzionale, on line da oggi sul sito Basta un sì. «Dopo anni e anni di sforzi vani – sostiene il manifesto – il Parlamento della XVII legislatura è riuscito a varare con una larga maggioranza – quasi il sessanta per cento dei componenti di ciascuna Camera in ognuna delle sei letture – una riforma costituzionale che affronta efficacemente alcune fra le maggiori emergenze istituzionali del nostro Paese». Ponendosi quindi in contrapposizione di fatto con i 56 costituzionalisti che hanno firmato una lettera con le ragioni del No nelle scorse settimane.

Premettendo che la riforma «non stravolge» la Costituzione e che «non c’è forse tutto, ma c’è molto di quel che serve», l’appello elenca i punti di forza del ddl Boschi: il superamento dell’«anacronistico bicameralismo paritario», una differenziazione dei procedimenti legislativi tra Camera e Senato; una razionalizzazione dei poteri delle Regioni; «un potenziamento del sistema delle garanzie»; un riequilibrio dei poteri normativi del governo; una riduzione dei costi della politica.

Fra i 184 compaiono i costituzionalisti Roberto Bin, Stefano Ceccanti, il professore dell’Università di Firenze Giusto Puccini (padre dell’attrice Veronica), Stefano Pizzorno (Avvocatura Stato), il docente della Federico II di Napoli Ferdinando Pinto, Mario Ricciardi (Università Milano), il docente di diritto della Luiss Paolo Urbani. Ma spiccano anche i nomi di Franco Bassanini (Astrid/Roma La Sapienza), Vincenzo Lippolis (Unint), Pasquale Pasquino (New York University), Guido Tabellini (Milano Bocconi).

 

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