Festival di Sanremo 2019: vince Mahmood. Fischiata la classifica. Ultimo attacca la stampa. Il congedo di Baglioni

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Le parole di Mahmood, il vincitore dopo una maratona di cinque serate, chiudono il 69° Festival di Sanremo. Eccole: «Ragazzi è pazzesco, non ci sto credendo. E’ incredibile, io devo ringraziare tutti quelli che mi hanno sempre sostenuto, chi ha scritto con me il pezzo, mia madre, e voi conduttori». Al secondo posto Ultimo con il brano I tuoi particolari. Al terzo Il Volo con il brano Musica che resta. Sorride Claudio Baglioni, che all’inizio di questa quinta serata aveva praticamente annunciato il passaggio del testimone. A chi? Non si sa, ma lui ha fatto capire che dopo due edizioni non ne vorrà più sapere. Sorridono anche Virginia Raffaele e Claudio Bisio, imbarazzatissimi, quasi un’ora prima, quando dal Teatro Ariston si erano levati fischi e contestazioni in platea e in sala stampa per la classifica finale, dal quarto al ventiquattresimo posto. In particolare, si chiedeva «giustizia» per Loredana Bertè, rimasta fuori dal podio.

MAHMOOD – Il vincitore, Mahmood, 27 anni, è arrivato al festival grazie alla vittoria a Sanremo Giovani. Nato a Milano da madre italiana e padre egiziano, nel 2018 ha pubblicato il suo primo ep, Gioventù Bruciata. Aveva già partecipato tra le Nuove Proposte nel 2016 e prima ancora nel 2012 aveva tentato la strada di X Factor. Nel suo curriculum anche collaborazioni con Fabri Fibra, e ha
scritto per Marco Mengoni, Michele Bravi ed Elodie. A caldo, lui dichiara: «Io sono un ragazzo italiano al 100%». Non presta il fianco a possibili polemiche sulle sue origini nord-africane,
anche in considerazione del dibattito sui migranti che aveva agitato le acque nelle settimane precedenti all’evento. «Quello che canto è solo un ricordo della mia infanzia». Mahmood, incredulo per la vittoria al festival, si dice pronto a partecipare all’Eurovision Song Contest, che spetta di diritto al vincitore di Sanremo. E poi sui suoi ascolti aggiunge: «Sono fan della musica moderna, ho ascolti misti, dal
cantautorato all’indie e mi sono lasciato contaminare. Il mio è Marocco-pop».

ULTIMO – Molto deluso, Ultimo, che nella vittoria evidentemente ci sperava. Attacca i giornalisti in Sala stampa: «Sai perché non mi va bene? Perché voi giornalisti avete questa settimana per sentirvi importanti. E rompete il cazzo…». E ancora: «Io non ho mai avuto la pretesa di venire qui e vincere, a differenza di quello che avete detto voi: tirandomela. Io mi sono grattato, ma non è servita a niente. La mia vittoria e quella di tanti altri artisti è sicuramente dopo il festival. La mia vittoria sono i live, la gente che mi vuole, che si
riconosce in quello che scrivo. C’avete sempre qualcosa da dire, ma non provo rancore». Perchè la sparata? C’è chi la mette in relazione anche a un tweet di Matteo Salvini: «La canzone italiana più bella?!? Io avrei scelto #Ultimo, voi che dite?». Quando glielo riferiscono, Ultimo commenta: «Le canzoni che scrivo non sono più mie. Se piacciono a Salvini, a un dentista, a un muratore, non mi cambia nulla».

ELISA E RAMAZZOTTI – La serata aveva registrato brividi d’emozione con Elisa che insieme a Claudio Baglioni rende omaggio a Luigi Tenco, in un’intensa versione a due voci di Vedrai Vedrai, brano del 1965. Platea tutta in piedi. Prima del duetto con il direttore artistico, che l’ha accolto con un grazie di essere venuta, Elisa aveva intonato Anche Fragile, il suo ultimo singolo in radio. Carrellata di maschere vocali di alcune signore dalle canzone italiana che entusiasma la platea. Grandi applausi anche per Eros Ramazzotti che duetta con Claudio Baglioni. Virginia Raffaele torna alle sue impareggiabili imitazioni, questavolta solo canore, e l’Ariston esplode e le tributa una standing ovation. Risate e applausi per il numero in cui la co-conduttrice ha inanellato le imitazioni di Malika Ayane, Patty Pravo, Giusy Ferreri, Fiorella Mannoia e Ornella Vanoni, di cui alla fine cita anche la lamentela sull’assenza di cachet fatta due sere prima sullo stesso palco: «Domani è un altro giorno, però a gratis mai più».

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CLASSIFICA DAL 4° al 24° POSTO

4) Loredana Bertè, 5) Simone Cristicchi, 6)Daniele Silvestri, 7) Irama, 8) Arisa, 9) Achille Lauro, 10) Enrico Nigiotti, 11)Boomdabash, 12) Ghemon, 13)Ex-Otago, 14) Motta, 15)Francesco Renga, 16) Paola Turci, 17) The Zen Circus, 18) Federica Carta e Shade, 19)Nek, 20) Negrita, 21)Patty Pravo con Briga, 22) Anna Tatangelo, 23) Einar, 24) Nino D’Angelo e Livio Cori.

PREMIO ENDRIGO – Simone Cristicchi ha vinto il premio per la migliore interpretazione, intitolato a Sergio Endrigo, con la canzone ‘Abbi cura di me’. A Cristicchi sono andati 85 voti espressi dagli accreditati all’Ariston Roof e alla Sal Stampa
‘Lucio Dalla’. Voti complessivi espressi, 311. Voti validi 310. Schede bianche 1.

PREMIO SALA STAMPA – Daniele Silvestri, con 37 voti, ha vinto il premio della Sala Stampa Radio-Tv-Web ‘Lucio Dalla’ per la sezione Campioni. Al secondo posto Loredana Berté con 30 voti, al terzo Simone Cristicchi con 28 voti. Hanno votato 189 testate accreditate: voti validi 187, voti nulli 2.

PREMIO LUCIO DALLA – Daniele Silvestri fa bottino pieno. La sua Argentovivo si aggiudica anche il Premio della Sala Stampa Lucio Dalla e il Premio Bardotti. Trentasette i voti della Sala Stampa Radio-Tv-Web per il premio intitolato a Lucio Dalla; 30 i voti per Loredana Bertè, 28 per Cristicchi. Hanno votato 189 testate accreditate: 187 voti validi, 2 schede nulle.

PREMIO CRITICA – Non basta: Daniele Silvestri si aggiudica anche, con Argentovivo, il Premio della Critica intitolato a Mia Martini. Silvestri, che nelle 5 serate del festival si è esibito con Rancore, ha conquistato 41 voti su 127 per il premio dedicato a Mimì. Trentacinque voti per Simone Cristicchi, 12 per Loredana Bertè. Centoventisei i voti validi, 1 scheda nulla.

Gilda Giusti

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