Pioli: «La mano di Veloso era rigore. Vogliamo rispetto»

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E’ arrabbiatissimo, Stefano Pioli, non tanto per l’espulsione, quanto per il rigore non concesso per il braccio di Veloso in area. Un braccio largo, non certo aderente al corpo. Quali elucubrazioni mentali si sarà fatto l’arbitro Massa? Pioli afferma: «Vogliamo rispetto, siamo la Fiorentina. Vogliamo essere trattati come tutte le altre. Visto che vengono fischiati rigori per falli di mano meno evidenti di quello di oggi, quello è rigore. Non mi interessa se tocca prima un’altra parte del corpo, quello è rigore, a noi è stato detto che se il braccio amplia il volume del corpo è rigore. Io non ho detto niente all’arbitro, ho solo allargato le braccia e sono andato un po’ fuori dall’area tecnica. Noi abbiamo subito rigori di mano molto peggiori».

Pioli insiste sul fatto che la Fiorentina avrebbe dovuto vincere: «Se faccio il conto di che cosa ci manca alla fine del girone d’andata, dico che dovevamo avere almeno due vittorie in più, e sarebbe cambiato tanto. Nei giudizi e nell’ambiente. Abbiamo un punto in meno dell’anno scorso, dovevamo avere almeno 30 punti. Dovevamo sfruttare certe occasioni. Oggi bisognava fare gol dopo 40 secondi. Credo che nel girone di ritorno possiamo e dobbiamo fare più di 26 punti, anzi noi vogliamo migliorare lo scorso campionato e fare almeno 57 punti. Dobbiamo fare meglio nel ritorno».

A centrocampo, come ha visto l’accoppiata Norgaard-Veretout? Pioli ci pensa, poi dice: «Quella di oggi era la partita giusta per avere un vertice basso di posizione, di fisico e duello. Ha fatto la partita giusta Norgaard, per quello che doveva fare, Veretout è un punto di forza».

Ernesto Giusti

 

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