Terrorismo: allerta sempre alta anche in Italia, nonostante i recenti arresti

Share on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterPrint this pageEmail this to someone

Nonostante alcune previsioni pessimistiche il Natale è passato in Italia senza attentati. Nel mirino potevano esserci san Pietro e Papa Bergoglio, ma anche altri obiettivi nelle principali città o in luoghi sperduti. L’attenzione e la vigilanza è stata alta quasi ovunque, perché l’esperienza francese ci insegna che i lupi solitari colpiscono non solo le grandi città ma anche i piccoli centri.

«Se Dio vuole, se serve alla causa, bisogna farlo, bisogna uccidere». Parlava così il 20enne somalo Moshin Ibrahim Omar, nome di battaglia Anas Khalil, nelle conversazioni intercettate su ordine della Procura di Bari che ne ha convalidato il fermo. Khalil, considerato vicino all’Isis, secondo i giudici progettava un attacco al cuore della cristianità, nella «Chiesa più grande d’Italia, un luogo in cui ci sono il Papa e tanta gente», in occasione del Natale o poco dopo.

Circola in Europa un esercito invisibile, e quindi ancora più pericoloso, composto da soldati improvvisati come Cheriff Chekatt – il killer di Strasburgo – e Anis Amri, che colpì al mercatino di Natale di Berlino il 19 dicembre del 2016. Non vere e proprie cellule dormienti di un’organizzazione ramificata ma persone indottrinate all’odio per l’occidente durante un percorso di radicalizzazione. Mine vaganti come ce ne potrebbero essere altre in giro per l’Europa, con il Belgio e la Francia fra i maggiori indiziati.

L’allerta perciò resta alta, gli obiettivi sensibili, d’altro canto, in Italia non mancano. Dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001 il Viminale ha iniziato a stilare una lista ad hoc. Ne fanno parte, fra gli altri, dicasteri, sedi governative, rappresentanze diplomatiche, multinazionali, e gruppi finanziari internazionali. Ma anche scuole, compagnie aeree, simboli culturali ed edifici di culto. Senza dimenticare i luoghi d’aggregazione: non più solo locali pubblici, aeroporti, stazioni ferroviarie e metropolitane, ma anche piazze e strade, diventati l’obiettivo principale di attacchi condotti sempre più spesso con mezzi di fortuna (come van e automobili).

L’Italia è rimasta fuori dalla scia di sangue che tra Europa, Asia e Stati Uniti ha mietuto vittime quasi ovunque, anche se ha pagato con la vita dei suoi cittadini – pensando agli italiani uccisi a Strasburgo, Parigi, Tunisi, Dacca, Berlino, Barcellona, Bruxelles, Nizza, Kabul e altre città – ma non sul suo territorio. Sì è detto: per l’efficienza dei suoi servizi segreti, delle Forze dell’ordine e della magistratura, o per il fatto di essere una porta strategica verso l’Europa che serve al terrorismo, per la presenza del Vaticano e molto altro. Anche per questo in vista delle prossime festività, l’allerta resta molto alta.

Calendario Tweet

marzo 2024
L M M G V S D
« Feb    
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
25262728293031