Piazza San Carlo: spruzzarono eperoncino, accusati di omicidio preterintenzionale

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Una decisione della Corte di Cassazione contribuirà a smaltire i bollori di coloro che spruzzano incoscientemente spray al peperoncino nelle manifestazioni di massa. La Corte ha confermato la validità dell’ipotesi d’accusa di omicidio preterintenzionale per i fatti di Piazza San Carlo a Torino del 3 giugno 2017. Il reato è contestato dalla Procura verso alcuni componenti della banda dello spray al peperoncino. Questa pronuncia servirà di traccia per i recenti delinquenziali episodi dello stesso tipo. I pubblici ministeri Roberto Sparagna e Paolo Scafi intendono infatti procedere per omicidio preterintenzionale contro alcuni dei giovanissimi componenti della cosiddetta banda del peperoncino che in piazza San Carlo, durante la proiezione su maxischermo della finale di Champions League, misero la folla in subbuglio servendosi di spray urticante. i furono 1.500 feriti e, in seguito, per le lesioni morì una donna, Erika Pioletti di Domodossola. I magistrati torinesi hanno chiesto la custodia cautelare in carcere per questo reato e la Cassazione ha dato loro ragione, respingendo un ricorso delle difese.

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