Le organizzazioni sindacali del Maggio Musicale Fiorentino proclamano lo stato di agitazione riservandosi di mettere in atto ogni ulteriore azione necessaria per la salvaguardia dei posti di lavoro e dei diritti. I sindacati temono che i contratti a termine, con la nuova disciplina del decreto Dignità, non vengano rinnovati dalla Fondazione.
«Le recenti scelte assunte dalla Fondazione Maggio Musicale Fiorentino – lamentano Slc Cgil, Fistel Cisl, Uil Uilcom, Fials Cisal – prevedono in diversi casi il grave mancato rispetto delle graduatorie vigenti e dei diritti di precedenza maturati dai lavoratori e che ciò per molte persone ha già significato restare senza lavoro ovvero analogo destino che, in prospettiva, potrebbero subire coloro che hanno contratti a termine in scadenza».
Le Rsa comunque dichiarano piena disponibilità ad un confronto con la Sovrintendenza, a cui richiedono con urgenza la convocazione di un incontro, e sostengono che almeno una parte del problema potrebbe essere risolta con un percorso che porti ad un’attenta analisi delle pianta organica funzionale.