Fiorentina, crolla anche la difesa: 0-3 per la Juve. Pioli rischia. Della Valle contestati

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Ci mette l’anima, la Fiorentina. Ma la Juve è un’altra cosa. Soprattutto si rivela cinica come non mai: va in vantaggio con Bentancour che sfrutta una disattenzione di Pezzella, raddoppia nella ripresa in maniera carambolesca, senza quasi che nessuno tocchi la palla. Poi si scopre che il gol è attribuito a Chiellini. Nemmeno i difensori e il portiere viola se ne sono accorti. La terza segnatura bianconera? Un rigore piuttosto generoso anche se può stare: tiro di Mandzukic finito sul braccio di Edimilson in area. Orsato non ha dubbi. Ronaldo tira dagli undici metri, segna e va via. Per lui può bastare. Dove ha sbagliato la Fiorentina? Ha ceduto anche la difesa, clamorosamente, ossia quello che era stato finora il reparto migliore, il più solido. Eppoi? Non ha saputo sfruttare, la squadra viola, le poche occasioni avute. Simeone sbuccia un pallone incredibile, davanti alla porta, sullo 0-1. Poi, nella ripresa, la butta addirittura indietro da favorevole posizione. Il ragazzo non c’è proprio. Non si può continuare ad aspettarlo in eterno. A gennaio bisognerà prendere qualcuno capace di far gol. Oppure si correranno rischi seri. Anche Chiesa e Gerson ci provano. Ma invano. Lo stress test contro la Juve finisce male. Peggio di come si potesse immaginare. Intendiamoci: nessuno si era illuso che una squadra incapace di vincere a Frosinone e a Bologna riuscisse a mettere sotto una formazione schiacciasassi, dotata di Ronaldo e di uno strapotere tecnico-agonistico irrefrenabile. Però i tifosi della Fiorentina devono pretendere di avere, là davanti, qualcuo che la utti dentro. Così non è possibile andare avanti. Lo sfogo della curva Fiesole contro i Della Valle dopo la terza segnatura juventina è solo l’inizio di una contestazione destinata a durare. Una contestazione che dovrebbe indurre la proprietà a prendere provvedimenti: sul mercato di gennaio oppure a dichiarare le sue intenzioni sul destino della Fiorentina. La squadra di Firenze non può continuare a vivacchiare e a inanellare risultati mortificanti. Occorre una scossa. Cambiare allenatore? Pioli è forse il meno colpevole di questa situazione, ma alla fine è anche la pedina più fragile. Un’altra battuta d’arresto, domenica prossima in trasferta con il Sassuolo, potrebbe davvero mettere a rischio la sua panchina.

RIKY – Fantastico il colpo d’occhio sul Franchi. Stadio strapieno e ribollente di tifo viola, ma non senza molte, molte infiltrazioni bianconere anche fuori dal formaggino della Fiesole dove sono assiepati gli oltre 2.500 seguaci dei bianconeri. L’incasso è ricchissimo, record stagionale: 1 milione 238 mila 604 euro. La Fiesole dedica la sua straordinaria coreografia a Riccardo Magherini, l’ex calciatore morto dopo l’arresto da parte dei carabinieri: Io amo Riky scrivono centinaia di bandierine bianche e rosse su sfondo viola. Formazione viola: Pioli non cambia nulla. Davanti la conferma di Gerson al fianco di Simeone e Chiesa. Nella Juve manca solo Alex Sandro. Non passa un minuto e Chiesa viene stretto atterrato a metà campo. Sugli sviluppi della punizione, Gerson tira da fuori area e la manda fuori di un metro a destra di Szczesny. Milenkovic è incollato su Ronaldo. Dybala e Mandzukic si scambiano svariano fra destra e centro. Difesa viola un po’ in affanno: si tende a buttar via il pallone invece di giocarlo. E Lafont si fa prendere dalla foga mandando in fallo laterale un paio di rinvii. No, bisogna stare più calmi e non palesare un nervosismo che gli juventini non hanno. Cartellino giallo per Mandzukic che sgambetta Gerson in ripartenza.

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VAR – Al 13′ il coro per Astori. Prima della partita fiori per Davide da parte dei giocatori bianconeri. La Fiorentina tiene bene il campo anche se non senza sforzo. La Juventus si distingue nei falli sui giocatori che portano palla in ripartenza. Astuzie del mestiere. Che non servono al 21′ quando Chiellini respinge in corsa su Gerson che intercetta e colpisce al volo ma non ha fortuna: il portiere juventino è lì, sulla traiettoria della palla.E Ronaldo? Tocca pochi palloni. Prova una discesa al 22′ ma desiste e passa lateralmente. Ma bisogna fidarsi: lui aspetta con aria sorniona Brivido al 25′: cross di De Sciglio, Biraghi scivola e tocca il pallone con il sedere. E’ sedere e non mano, vedo bene sullo schermo che ho davanti in tribuna stampa. Ronaldo e tutti i bianconeri schizzano: vogliono e il rigore. Orsato chiede aiuto al Var, va a vedere il monitor e sentenzia: niente rigore. Giustamente.

BENTANCOUR – Poi succede quello che non dovrebbe: scambio Bentancour-Dybala-Bentancour. Pezzellla resta fermo. Bentancour avanza indisturbato, prende la mira e infila Lafont con un rasoterra che dà il vantaggio alla Juve. La reazione della Fiorentina c’è: Gerdon mette a centro area per Benassi che pasticcia un po’ ma serve Simeone capace di sbucciare il pallone davanti alla porta juventina. Clamoroso, clamoroso! Dai Cholito, così proprio no. Ma perchè questo ragazzo ora è così imbranato? I viola però non vogliono mollare. Al 39′, in una ripartenza-lampo, c’è un numero di Ronaldo che serve Dybala: tiro dell’argentino e Lafont si distende e devia. Riconosco che la Fiorentina si batte, insiste ma il problema è davanti: Simeone non si fa mai trovare pronto. Al 44′ fallo di Milenkovic su Dybala. Punizione diretta dal limite: tira Ronaldo. Sulla barriera. Finisce un primo tempo che lascia la bocca amara per via di quel gol che la Fiorentina non doveva prendere. E per l’ennesimo, marchiano svarione di Simeone sotto porta.

VERETOUT – In avvio di ripresa la Fiorentina mostra grinte e aggressività. Veretout suona la carica: soprattutto gioca più avanzato per dare quella spinta e quella propulsione che alla squadra quest’anno manca. Vitor Hugo si prende il giallo per un fallo su Cuadrado. Era diffidato: salterà la trasferta di Reggio Emilia con il Sassuolo. Al 10′ Gerson libera benissimo Chiesa che scatta, entra in area e tira vicino al palo sinistro: Szczesny è lì e para con il corpo. All’11’ buono spunto di Biraghi da sinistra, pallone in mezzo, Simeone è ostacolato da Bonucci, forse la tocca: fatto sta che la palla va indietro e non verso la porta. Ma dai… La squadra si danna l’anima, però davanti nessuno la butta dentro. Nemmeno Chiesa (16′) ci riesce dopo un altro passaggio smarcante di Gerson. Al 20′ Milenkovic stende Cancelo: punizione diretta poco fuori dalla lunetta. Batte Dybala e Lafont intuisce e mette in angolo.

RONALDO – Pioli toglie Benassi e inserisce Pjaca. Chissà… Veretout ci prova da lontano al 21′: tiro centrale. Il portiere si accartoccia sulla palla. Viola nervosi. Pezzella viene ammonito. E incredibilmente arriva lo zero a due: è il 24′ e nessuno riesce a intervenire su un pallone carambolante in area che finisce in porta. Ronaldo e Milenkovic non lo toccano. Si ricostruisce che il tiro, involontario e baciato dalla fortuna, era stato di Chiellini. Il gol viene attribuito a lui. Eppoi? Come si dice a Firenze, agli zoppi grucciate. Tiro innocuo di Mandzukic che rimbalza sul braccio di Edimilson. Per Orsato è rigore. Mi chiedo: a parti invertite lo avrebbe concesso? Batte Ronaldo ed è zero a tre. Poi CR7 abbraccia Allegri e se ne va negli spogliatoi, lasciando il testimone a Bernardeschi.

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FIESOLE – La sconfitta brucia, anche se non era certo imprevedibile. La curva Fiesole intona il coro: Della Valle vattene… Intanto se ne va anche Cuadrado, sostituito da Douglas Costa. Il finale non ha storia, ma offre il quadro di una situazione assai preoccupante. Se la Fiorentina non riuscirà a vincere le prossime partite, il rischio è che finisca per pagare Pioli. Ma la proprietà dovrebbe riflettere. E magari dire con chiarezza quali sono i suoi programmi. Se esistono.

Sandro Bennucci

 

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