Un flash mob per protestare contro il rischio di perdere il posto di lavoro. E’ la protesta organizzata domani mattina in piazza San Firenze, nel centro storico fiorentino, dai ciclofattorini di Foodora insieme al Nidil Cgil. Dopo la cessione del”azienda a Glovo, sono circa 200 i riders di Foodora che hanno il contratto in scadenza il primo dicembre. Attraverso installazioni, manichini e cartelli,
spiega una nota, i fattorini, in bici e abiti da lavoro, rappresenteranno la loro condizione di lavoratori fantasma che valgono meno di un panino e che verranno lasciati a piedi.
Solidarietà ai lavoratori arriva dal capogruppo Mdp in Consiglio regionale, e coordinatrice del partito toscano, Serena Spinelli. A Firenze 200 riders dal 1 dicembre rischiano di perdere il lavoro – sottolinea Spinelli -. Guarda caso nel pacchetto con cui Glovo, multinazionale spagnola delle consegne, ha acquistato le app, i fornitori, i clienti Foodora Italia non c”erano i 2000 lavoratori che operano in tutto il Paese. Gli
unici, tra quelli delle multinazionali delle consegne, che invece di essere pagati a cottimo hanno un Cococo. Per Spinelli l’incontro convocato dalla Regione Toscana per il 20 novembre con i sindacati dimostra attenzione su questa vicenda. Èevidente il Governo gialloverde ha solo fatto finta di occuparsi
di loro: con il decreto dignità avrebbe potuto riconoscerli come lavoratori subordinati, così che in caso di trasferimento di aziende sarebbero stati tutelati. Ma non lo ha fatto. Mi chiedo se a questo punto, di fronte al primo licenziamento collettivo da parte delle piattaforme, la sinistra riuscirà a smettere di
parlarsi addosso, preoccupandosi invece di dare sostegno a questo esercito di lavoratori senza diritti.