Inquinamento: stop ai diesel Euro 3 nell’area della pianura padana. Fino al 31 marzo 2019

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Da qualche giorno è in vigore lo stop ai Diesel Euro 3, con orari e norme non omogenei e blocchi vari nell’area della Pianura Padana. Sono infatti soltanto Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto le regioni interessate, anche se in Piemonte i divieti cominceranno la prossima settimana e in Emilia-Romagna riguardano anche gli Euro 4. Tutto questo è possibile grazie a un accordo antismog, che prevede il blocco alla circolazione dei mezzi più inquinanti fino al 31 marzo 2019.

Secondo i dati dell’Aci, il divieto coinvolge ben 3 milioni di veicoli. Lo stop sarà attivo dal lunedì al venerdì, almeno dalle 8.30 alle 18.30, con alcune differenze in base alle regioni coinvolte. La vita di tutti i giorni cambierà drasticamente, con limitazioni e complicazioni per chi si deve mettere alla guida. Non c’è una normativa uniforme, come abbiamo già detto, oltre ai Piani Integrali Regionali, sono coinvolte anche le differenti amministrazioni comunali delle città con più di 30.000 abitanti.

La mancanza di regole omogenee è un problema, perché in alcune zone non sono state pubblicate, ma nemmeno decise, le norme e le modalità di attuazione delle stesse. Per questo motivo è necessaria, anche secondo gli assessori delle Regioni coinvolte, un’armonizzazione delle misure applicate, che assicurano avverrà entro il 2020. Il piano antismog, oltre al blocco dei veicoli, prevede anche limitazioni per ridurre le emissioni che provengono dalle attività agricole e zootecniche e incentivi alla rottamazione dei mezzi più inquinanti.

Oltre alle regole generali di circolazione delle auto diesel Euro 3, nello stesso programma sono state inserite anche le domeniche ecologiche fisse. La prima è già la prossima, il 7 ottobre, e sappiamo che il 4 novembre è la seguente. Vi sono due livelli di allerta, inoltre, che prevedono anche le misure d’emergenza. Se durante le rilevazioni, che avvengono il lunedì e il giovedì, si verifica lo sforamento dei limiti antismog per ben 4 giorni consecutivi, allora scattano anche il divieto di sosta con il motore acceso, l’obbligo di abbassare il riscaldamento sotto i 20 gradi, tranne negli ospedali e nelle scuole, e il divieto di uso di biomasse poco efficienti per riscaldare l’ambiente domestico. Il secondo livello riguarda limitazioni ancora più severe per le biomasse, con più controlli e multe fino a 500 euro.

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