Manovra: spread oltre 280, Di Maio ride, ma il Colle e la Ue l’aspettano al varco

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Si amplia ulteriormente la corrente di vendite in Piazza Affari: l’indice Ftse Mib ha toccato un ribasso minimo di giornata del 3%, con le banche sotto la pioggia di vendute. Banca Ifis perde il 10%, Banco Bpm, Bper e Creval il 7,8%, Unicredit, Intesa oltre sei punti percentuali, Ubi è sospesa in asta di volatilità. Le vendite coinvolgono anche altri titoli strutturali, come Enel e Generali, che cedono il 4%. Astaldi, dopo la domanda di concordato preventivo ‘con riserva’, crolla del 22%.

Tensioni sui titoli di Stato italiani dopo il rapporto deficit/pil previsto al 2,4% per tre anni nella nota di aggiornamento al Def. Lo spread tra Btp e Bund sfonda la soglia dei 280 punti base, a 281, sugli schermi Bloomberg. Il rendimento del decennale italiano sale al 3,24%.

Intanto Di Maio ride soddisfatto, come se nulla fosse e pare non temere il giudizio, probabilmente negativo del Colle e della Ue. Gli basta aver raccolto per ora questo risultato, e se ostacoli verranno dal Quirinale e dall’Europa potrà sempre dire che aveva provato a mantenere le promesse elettorali, ma altri non l’hanno consentito

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