Lewis Hamilton domina e conquista il Gran Premio di Singapore. A Marina Bay il pilota della Mercedes ipoteca il Mondiale, conducendo la corsa dall’inizio alla fine: ora ha 40 punti di vantaggio su Vettel, terzo a oltre 30 secondi e mai in grado di impensierirlo, penalizzato da una strategia sbagliata del muretto Ferrari. Seconda piazza per Verstappen; giù dal podio Bottas, Raikkonen quinto. Vettel protagonista in positivo al via: il tedesco parte bene e sorpassa dopo poche curve Verstappen, appena prima dello stop imposto dal regime di safety car, causato dall’incidente di Ocon buttato a muro dal compagno di scuderia Perez.
La prodezza del ferrarista è però vanificata alla prima sosta ai box: non solo Hamilton gli resta davanti, ma Verstappen si riprende la posizione a spese del ferrarista, tornato stranamente in pista con le gomme ultrasoft. A metà gara quindi un Hamilton perfetto conduce con cinque secondi di vantaggio sull’olandese della Red Bull e ben 12 su uno spento Vettel, incapace di avvicinarsi a Verstappen e insidiato alle spalle da Bottas. Raikkonen è quinto e fuori dai giochi.
Nulla sembra scalfire Hamilton: rallentato dai doppiaggi (Grosjean non si è accorto delle bandiere) intorno al quarantesimo giro, l’anglocaraibico è riavvicinato da Verstappen ma poi con due giri record riprende un margine rassicurante. Finale senza colpi di scena: le posizioni sono cristallizzate. Hamilton taglia il traguardo con discreto margine su Verstappen e ipoteca il Mondiale, sconsolante terzo posto, a 31 secondi, per Vettel. Poi Bottas e Raikkonen.
Ordine di arrivo (primi dieci)
Hamilton
Verstappen
Vettel
Bottas
Raikkonen
Ricciardo
Alonso
Sainz
Leclerc
Hulkenberg