Firenze: stoccaggio rifiuti, pugno duro del prefetto. Task-force d’intervento

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Maggior vigilanza sui siti di stoccaggio dei rifiuti – informa un comunicato della Prefettura – e adozione da parte dei gestori di misure di protezione e di videosorveglianza. Di questo e molto altro ancora si è parlato nell’incontro che il prefetto Laura Lega ha avuto ieri, 7 settembre, a Palazzo Medici Riccardi con Regione Toscana, Città Metropolitana, Arpat, Ispettorato Territoriale del Lavoro e il Dipartimento di Prevenzione della ASL Centro Toscana. Presenti anche le forze di polizia e i vigili del Fuoco. Si è posta infatti, anche alla luce di una recente direttiva del ministro dell’Interno, la necessità di inserire nei piani di controllo coordinato del territorio anche le aree di deposito dei rifiuti, considerato che dietro il loro stoccaggio possono celarsi attività illecite. Un business criminale che richiede di essere contrastato con iniziative sempre più incisive. «Intendo alzare l’asticella dei controlli che già vengono effettuati con molta attenzione» ha detto il prefetto ricordando che la ricognizione in corso dell’Arma dei Carabinieri ha permesso finora di censire in provincia 3158 siti di stoccaggio, spesso temporanei, alcuni molto piccoli, che costituiscono un universo composito con profili di rischio anche per la salute pubblica. Dal monitoraggio dei Carabinieri, che proseguirà nelle prossime settimane, scaturisce «l’esigenza di individuare un pool che si muova in maniera coerente e coordinata per andare ad effettuare verifiche sempre più puntuali”, ha spiegato Lega. “Si tratta di una task-force in grado di svolgere attività ispettive a 360 gradi, che si muoverà in maniera congiunta e ragionata, ha precisato il prefetto, pianificando gli interventi, secondo una serie di priorità, prime fra tutte la tipologia e pericolosità dei rifiuti stoccati e la vicinanza dei depositi a centri abitati e impianti industriali».

Subito, già nella serata di ieri, è stato costituito in prefettura un tavolo di lavoro permanente per la definizione delle misure di prevenzione e monitoraggio, nell’ambito del quale confluiranno e si incroceranno i dati di tutti gli enti coinvolti, in modo da creare un vero e proprio archivio di informazioni con l’obiettivo di indirizzare ancora meglio l’azione complessiva. «E’ necessario avviare un programma integrato di sicurezza, ha aggiunto Lega, coinvolgendo anche gli enti locali per realizzare un’azione efficace nella difesa della salute pubblica, dell’ambiente in cui viviamo e per il contrasto delle attività criminose connesse al ciclo dei rifiuti». Le verifiche punteranno anche a prevenire i rischi di incendi che si possono verificare nelle aree di stoccaggio, anche a seguito di azioni dolose. Per contrastare questo fenomeno, il prefetto ha prospettato la possibilità di individuare anche eventuali forme di incentivazione a favore dei gestori, per la stipula di polizze antincendio e per la dotazione e implementazione di sistemi di videosorveglianza sui luoghi di stoccaggio. Il tavolo tornerà a riunirsi tra quindici giorni per un ulteriore punto della situazione.

Ernesto Giusti

 

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