Il consiglio presidenziale libico guidato dal premier Fayez al Sarraj ha proclamato lo stato di emergenza a Tripoli e nei sobborghi dopo che il comandante di una milizia ribelle, che da una settimana sta cercando di conquistare la capitale, ha annunciato l’assalto decisivo. Unione europea e Italia stanno cercando di evitare l’escalation, mentre la Shura degli anziani, un organo consultivo, ha formato un comitato di emergenza per negoziare fra le parti ed evitare un bagno di sangue. Il governo di concordia nazionale guidato da Fayez al-Serraj appare sempre più isolato, con l’appoggio deciso soltanto di Roma, che ha confermato il mantenimento dell’ambasciata in piena attività, nonostante il colpo di mortaio, o razzo, che ieri ha colpito l’hotel dove alloggia parte del personale.
La decisione è stata assunta per proteggere i cittadini e la sicurezza, gli impianti e le istituzioni vitali che richiedono tutte le necessarie misure militari e civili, recita il comunicato ufficiale del governo di unità nazionale. Intanto, diversi media locali riferiscono dell’avanzata a sud della 7/a Brigata, con violenti combattimenti lungo la strada verso l’aeroporto. Le forze della 7/ma Brigata avevano annunciato un assalto sul quartiere di Abu Salim a Tripoli. Lo aveva riferito il leader della Brigata, Abdel Rahim Al Kani, ai media locali. La Brigata continuerà a combattere fino a quando le milizie armate non lasceranno la capitale e la sicurezza sarà ripristinata, aveva sottolineato. Le forze della milizia sono posizionate lungo la strada per l’aeroporto.