Genova, Di Maio: «Da Autostrade non vogliamo elemosine». I Benetton: «Nel giorno di lutto siamo vicini a chi è stato colpito»

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Le reazioni del governo alla conferenza stampa dell’ingegner Castellucci, ad di Autostrade, non si sono fatte attendere. Con il solito garbino, che non si addice a un vicepresidente del consiglio, Di Maio ha fatto sapere che lo Stato non accetta elemosine. Su Facebook ha scritto: «Sia ben chiaro: lo Stato non accetta elemosine da Autostrade. Pretendiamo risarcimenti credibili e non vi sarà alcun baratto. L’unica strada che il governo seguirà è quella di andare avanti con la procedura di revoca. Le loro scuse servono a poco e non vi è modo di alleviare le sofferenze di una città distrutta dal dolore. Abbiamo fatto una promessa ai familiari delle vittime e a tutti i cittadini rimasti coinvolti nella tragedia di Genova e la onoreremo andando fino in fondo».

Salvini, dal canto suo, scrive che da Autostrade è arrivato il minimo sindacale: «Ho visto che Autostrade ha chiesto scusa e che metterà dei soldi, meglio tardi che mai, ma se qualcuno pensa che con questo possano pagare le loro colpe ha sbagliato, è solo il minimo sindacale».

La famiglia Benetton ha scritto un messaggio per testimoniare la vicinanza a chi è stato colpito dalla tragedia. «In questo giorno di lutto, il nostro pensiero è rivolto a ogni persona che abbia conosciuto e amato coloro che oggi non ci sono più in seguito alla tragedia di Genova». La famiglia Benetton firma una nota con cui ribadisce il suo cordoglio: «Con rispetto – prosegue la lettera – vogliamo esprimere il nostro profondo dolore e manifestare la nostra concreta vicinanza a chiunque sia stato colpito dai terribili eventi del 14 agosto».

 

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