Fisco, Agenzia delle entrate: ecco rate e interessi per i pagamenti. Le agevolazioni per debiti non oltre 5.000 euro

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agenzia-delle-entrateL’Agenzia delle Entrate sintetizza, con una nota, le novità più significative sui pagamenti delle somme dovute a seguito di controlli. Per i pagamenti a seguito delle comunicazioni degli esiti dei controlli automatici e formali delle dichiarazioni è stato innalzato il numero di rate per debiti fino a cinquemila euro – massimo 8 rate (prima erano 6) trimestrali di pari importo.

Per i pagamenti a seguito di accertamenti con adesione è stato ampliato il numero di rate per debiti sopra i cinquantamila euro: massimo 16 rate (prima erano 12) trimestrali di pari importo. Sull’importo delle rate successive alla prima sono dovuti gli interessi di rateazione (al tasso legale) calcolati dal giorno successivo al termine di versamento della prima rata.

Per i pagamenti a seguito di acquiescenza agli avvisi di accertamento o di liquidazione è stata estesa la possibilità di fruire della rateazione degli importi dovuti a seguito di acquiescenza.

Per i pagamenti a seguito di conciliazione giudiziale e accordi di mediazione,le novità relative al numero e ai termini di versamento delle rate in materia di accertamento con adesione valgono anche per le conciliazioni giudiziali e gli accordi di mediazione. In caso di decadenza dal beneficio della rateazione per il mancato pagamento di una rata diversa dalla prima entro la scadenza rata successiva, la sanzione d è stata ridotta al 45% (prima era del 60% ), applicata sul residuo importo dovuto a titolo di imposta.

Per i pagamenti a seguito di avvisi di liquidazione delle dichiarazioni di successione, la possibilità di pagare a rate è ammessa soltanto quando l’importo relativo all’imposta liquidata non è inferiore a mille euro. In ogni caso il contribuente deve pagare almeno il 20 per cento dell’imposta liquidata e rateizzare il debito residuo (fino all’80% in base alla scelta del contribuente).

Continua dunque l’apprezzabile sforzo della Direttrice dell’agenzia delle entrate, Rossella Orlandi, di dare ai suoi uffici un indirizzo di maggiore trasparenza e di miglior colloquio e contatto con il pubblico, con i contribuenti, ai quali il fisco si deve rivolgere con atteggiamenti di collaborazione, di fiducia, cercando di effettuare un esame preventivo dei problemi piuttosto che assumere solo l’odiata veste di cerbero sanzionatore. Vedremo se riuscirà nell’intento.

Il testo della circolare è disponibile sul sito www.agenziaentrate.it

 

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