Livorno: l’attività crocieristica nel porto vale 31.6 milioni di Pil in Toscana

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L’attività crocieristica nel porto di Livorno ha prodotto nel 2016 una spesa complessiva tra consumi e investimenti pari a circa 52,2 milioni di euro, che hanno attivato 26,7 milioni di valore aggiunto e 31.6 milioni di Pil in Toscana oltre ad aver attivato 470 unità di lavoro equivalenti full time. Sono questi alcuni dei dati principali emersi dall’indagine di Irpet, che la Regione ha commissionato e svolto in collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale e con Porto di Livorno 2000, illustrati oggi in Fortezza Vecchia a Livorno al convegno Welcome to Livorno, Port for Tuscany.
La ricerca, illustrata da Enrico Conti di Irpet, ha messo in evidenza l’importanza attuale e potenziale rappresentata dal fenomeno del crocierismo per la crescita economica e occupazionale non solo del territorio livornese e per la Toscana. All’interno dell’economia livornese ricade infatti circa il 49% della spesa, pari a 25,7 milioni di euro, che determinano circa 8,8 milioni di valore aggiunto e a 142 unità di lavoro equivalenti full time. «Si tratta di un fenomeno in espansione oggi e nei prossimi anni – ha sottolineato Conti – ma anche caratterizzato dall’inasprimento della competizione per il dominio del mercato. Gli investimenti infrastrutturali fatti hanno dotato il porto di Livorno di un potenziale di accoglienza delle crociere di tutto rilievo i cui limiti, emersi nel recente passato, sono in parte già superati dagli investimenti fatti e in parte superabili con gli investimenti previsti nei prossimi anni».

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