È possibile che i farmaci antivirali o il vaccino per l’herpes possano ridurre il rischio di sviluppare l’Alzheimer. Lo afferma un editoriale sul Journal of Alzheimer’s disease di Ruth Itzhaki dell’Università di Manchester e Richard Lathe di quella di Edimburgo, che passa in rassegna gli studi più recenti sul tema.
In particolare, scrivono gli autori, una ricerca pubblicata recentemente dell’Università di Taiwan ha scoperto che chi ha una forma grave di herpes e viene trattato con gli antivirali ha un rischio dieci volte inferiore di sviluppare la malattia neurologica rispetto a chi non è stato curato. «Questo studio e due altri di differenti ricercatori-
scrivono gli autori – danno la prima evidenza a livello di popolazione di un link causale tra l’infezione da herpes virus e l’Alzheimer, un fatto molto importante». Recentemente uno studio ha trovato nel cervello di persone morte con una diagnosi di Alzheimer una concentrazione doppia di Dna dell”herpes rispetto a chi non aveva il problema neurologico. Il virus dell’herpes, ricordano gli autori, è lo stesso che causa la varicella e che negli anziani si risveglia sotto forma di fuoco di Sant’Antonio. «Ma noi crediamo che gli antivirali, sicuri e facilmente disponibili, potrebbero avere una parte importante nella lotta all’Alzheimer. Inoltre questi studi presentano la possibilità che sia possibile prevenire la malattia vaccinando i bambini da piccoli»