Luca Bronchi, l’ex direttore generale di Banca Etruria accusato di bancarotta fraudolenta, è stato interrogato oggi dai pm Andrea Claudiani, Julia Maggiore e Angela Masiello, nell’udienza del processo, in rito abbreviato, sui vari finanziamenti facili a lui contestati tra i quali quelli relativi al caso del mega yacht di Civitavecchia e al relais San Carlo Borromeo.
Alla fine i difensori di Bronchi si sono detti soddisfatti, convinti che l’ex dg abbia retto bene alla prova del
controinterrogatorio mentre sembra che i pm siano certi di aver indotto il manager a più di una contraddizione sui finanziamenti che gli vengono contestati come bancarotta. Nella stessa udienza ha chiesto di poter fare dichiarazioni spontanee anche l’altro imputato eccellente, l’ex presidente Giuseppe Fornasari spiegando che il suo ruolo di presidente era preminentemente istituzionale e non operativo. «Io ho ottemperato alle richieste di Banca d’Italia che ci chiedeva di fonderci con un istituto di elevato standing e ho portato avanti la trattativa con Popolare Vicenza. Se altri non le hanno condotte a termine – avrebbe detto secondo quanto appreso non è una mia responsabilità».
