Berlino: anche il governo di Angela Merkel rischia la crisi per la gestione dei profughi

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Non solo in Italia si discute di migranti, anche in Germania le polemiche sull’accoglienza stanno mettendo in crisi il governo. Sono ore decisive per Angela Merkel in una Berlino in cui non è affatto calata la tensione fra i partner dell’Unione Cdu-Csu, alle prese con uno scontro potenzialmente fratricida sui respingimenti dei migranti al confine.

L’ultimatum ufficiale del ministro dell’Interno Horst Seehofer, che si è clamorosamente ribellato alla cancelliera chiedendo una linea molto più rigida sugli ingressi, anche a livello europeo, scadrebbe oggi. Ma secondo la Bild on line la Csu sarebbe disposta ad ammorbidire la linea, per andare incontro alla leader e concedere le due settimane richieste in vista di un possibile accordo con i partner dell’Ue.

Seehofer, il ministro dell’interno, usa parole comunque distensive: «Nessuno ha interesse nella Csu a far cadere la cancelliera, a rompere l”alleanza dell’Unione e far saltare la coalizione», ha affermato il ministro, che ha ribadito al necessità di trovare una soluzione sui profughi. Avverrà sotto una nuova luce, a questo punto, e richiama molta attenzione anche per le dinamiche interne, la bilaterale di oggi a Berlino con il premier italiano Giuseppe Conte. Fra gli Stati che Merkel deve consultare prima di accordarsi con Seehofer ci sono infatti Italia, Grecia – le è già arrivato oggi un segnale di sostegno di Alexis Tsipras dalle pagine della Welt am Sonntag – e l’Austria. Ed è stata ancora la Bild am Sonntag a riferire di un possibile vertice europeo speciale il prossimo weekend. «Siamo in fase di pianificazione, non è chiaro quando potrebbe tenersi», avrebbe rivelato una fonte governativa italiana al domenicale del tabloid di Axel Springer. Anche questa notizia è stata però rettificata: «nessun vertice speciale europeo – ha fatto sapere su Twitter il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert – La convocazione di un summit del genere spetterebbe alle istituzioni europee. Naturalmente il governo tedesco porta avanti su questa questione colloqui con diversi Stati membri e con la Commissione». Una smentita che in realtà è una conferma.

La domenica cruciale per le sorti di Berlino ha visto anche il debutto (deludente) della nazionale di calcio ai mondiali in Russia – contro il Messico. Merkel ha invitato proprio nelle ore del match i vertici del partito a raccolta, per consultarsi su come reagire alla crisi. Oltre alla segretaria generale Annegret Kramp-Karrenbauer e ad alcuni ministri, sono arrivati alla riunione (in ritardo) i ministri presidenti dell’Assia, Volker Bouffier, del Nordreno-Westfalia Armin Laschet, e dello Schleswig-Holstein, Daniel Guenther. «Prima si guarda la partita – hanno fatto sapere – e poi ci si consulta per salvare l’Unione». Ma dopo la sconfitta, l’umore non deve essere stato dei migliori.

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