Governo, il ministro Fontana: «Le famiglie arcobaleno non esistono». Bufera Arcigay e Cirinnà

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Intervistato dai grandi giornali (Corriere della Sera, Stampa, Messaggero, Avvenire, Gazzettino), il neoministro della famiglia e disabilità, Lorenzo Fontana, afferma: «Incentivare le nascite e disincentivare gli aborti; sostenere la famiglia, che è quella naturale, mentre le famiglie arcobaleno per la legge non esistono». Parole bocciate dall’opposizione e dalle associazioni per i diritti gay. «Trovo gravissimo – dice la senatrice del Pd Monica Cirinnà – che un ministro della Repubblica neghi la realtà, anche se ne capisco la funzione reazionaria e oscurantista. Negare l’esistenza di chi chiede diritti e riconoscimento equivale a voler oscurare dei cittadini, silenziarli, relegarli fuori dal dibattito politico e sociale». L’Arcigay rincara la dose: «Se c’era una cosa ‘moderna’ che la nostra Repubblica aveva messo in campo negli ultimi trent’anni era il Ministero alle Pari Opportunità. La sua assenza nella compagine di governo, assimila questo neonato mandato a quelli del vecchio pentapartito. Il premier vuole un Governo del cambiamento? Allora assegni la delega alle Pari Opportunità, investa sulle politiche dell’uguaglianza, risolva le diseguaglianze e le discriminazioni».

Freddo il neo ministro dell’Interno e leader del Carroccio, Matteo Salvini: «Fontana è libero di avere le sue idee – sottolinea Salvini parlando a Fanpage.it – ma non sono priorità e non sono nel contratto di governo». E mentre monta la polemica è lo stesso Fontana a respingere al mittente le accuse: «Non è stato previsto nulla sul contratto tra Lega e M5s – sottolinea ripetendo quanto detto da Salvini – evidentemente è una polemica strumentale tanto che c’è chi mi ha criticato anche perché vengo da Verona e tifo Hellas». E lo stesso Salvini precisa: «Non ho nessuna intenzione di rivedere leggi del passato come l’aborto e le unioni civili: da papà sono convinto che i figli devono avere un papà e una mamma ma la questione delle famiglie non è all’ordine del giorno di questo governo, ci hanno votato per avere meno immigrati e più sicurezza. Detto questo – ha aggiunto – ognuno ha le sue idee e non deve essere lapidato per questo».

Gilda Giusti

 

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