Migranti: la Regione Toscana dice no ai Cie per i rimpatri. Sarà battaglia in Aula

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Matteo Salvini sta per andare al governo anche, pare, per ottenere il rimpatrio dei migranti irregolari, ma la Toscana rimane contraria ai centri di rimpatrio «tanto più se si ritorna al vecchio Cie: non è neanche una posizione politica, è ammettere l’evidenza dell’assoluto fallimento dei Cie, lo dice una commissione parlamentare d’inchiesta». Lo ha affermato Vittorio Bugli, assessore regionale all’immigrazione, a margine della presentazione del Monitorando tour di Libera Toscana, rispondendo ai giornalisti sulla bozza di contratto M5s-Lega. «Abbiamo ritenuto di anticipare tutto questo – ha proseguito Bugli – perché proprio ieri abbiamo presentato e approvato in Giunta la proposta di autonomia differenziata della Toscana: la chiediamo anche sui richiedenti asilo, e riteniamo che sia opportuno che finalmente questo sistema passi alla gestione della Regione, concordemente con gli enti locali».

Secondo Bugli c’è da smettere di tenere tutte queste persone a non fare niente e ad aspettare per anni: bisogna insegnare seriamente loro la lingua, bisogna che facciano attività anche
di impegno sociale, lavori utili, attività volontarie interessanti per la comunità, e bisogna gradualmente dar loro delle possibilità di integrazione nella società. Ma in Toscana c’è chi non è in linea con la visione della Regione. In Consiglio Regionale si prospetta battaglia.

 

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